Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte Affrico e Mensola di Andreotti Libero (1875/ 1933), a Pescia

L'opera d'arte Affrico e Mensola di Andreotti Libero (1875/ 1933), - codice 09 00156835 A - 0 di Andreotti Libero (1875/ 1933), si trova nel comune di Pescia nella provincia di Pistoia sita in palazzo, comunale, Palazzo del Podestà, piazza del Palagio, Gipsoteca Libero Andreotti
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalegruppo scultoreo
titoloAffrico e Mensola
soggettofigure nude
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00156835 A - 0
localizzazioneItalia, Toscana, PT, Pesciapiazza del Palagio
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo del Podestà, piazza del Palagio, Gipsoteca Libero Andreotti
datazionesec. XX ; 1933 (ca.) - 1933 (ca.) [bibliografia; documentazione]
autoreAndreotti Libero (1875/ 1933),
materia tecnicagesso/ modellatura
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Pescia
dati analiticiGruppo plastico composto da due figure separate.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheModello definitivo per il gruppo di due figure chiamato "Affrico e Mensola", dal nome di due torrenti che scendono a Firenze dai colli tra Fiesole e Settignano, sfociando in Arno a breve distanza l'uno dall'altro senza mai incontrarsi.Andreotti non aveva pensato il gruppo su commissione, e inizialmente lo aveva ideato per una fontana. In una lettera ad Aldo Carpi del 21 giugno 1932 dice di aver "finito di modellare le mie due statue che vedesti" e di sperare di venderle agli Ottolenghi di Acqui Terme per il loro mausoleo costruito da Marcello Piacentini (Gipsoteca Libero, 1992). Andreotti morì improvvisamente il 19 aprile 1933, e l'acquisto da parte degli Ottolenghi non ebbe luogo. Le due statue furono comunque fuse in bronzo e si trovano oggi alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma (Gipsoteca Libero, 1992).Una lettura poetica delle due figure in parallelo ai versi de "La casa dei doganieri" di Montale (1931) è in Pizzorusso-Lucchesi, 1997. L'ideazione dell'opera, da un primo disegno chiamato Arcadia, all'idea di raffigurare "Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso" per il Mausoleo di Acqui, suggerita da Ferrazzi; i rapporti con Piacentini e gli Ottolenghi, sono documentati in Pizzorusso-Lucchesi, 1997.Il gruppo in bronzo apriva, punto d'arrivo e collegamento con "anni e anni d'immagini" (Cultura europea, 2000), il percorso della mostra sulla "Cultura europea di Libero Andreotti" allestita a Firenze nel 2000.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
definizionegruppo scultoreo
regioneToscana
provinciaPistoia
comunePescia
indirizzopiazza del Palagio
rapportoRAPPORTO OPERA FINALE/ORIGINALE: Stadio opera: modello, Collocazione opera finale/originale: RM/ Roma/ Galleria Nazionale d'Arte Moderna,
ente schedatoreS17
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Previti F.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Coppi L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Coppi L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1983
anno modifica2006
latitudine43.904983
longitudine10.687712

oppure puoi cercare...

  • opere d'arte nel comune di Pescia
  • opere d'arte nella provincia di Pistoia
  • opere d'arte nella regione Toscana