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Opera d'arte Abramo ripudia Agar e Ismaele di Barbieri Giovan Francesco detto Guercino (1591/ 1666), a Milano

L'opera d'arte Abramo ripudia Agar e Ismaele di Barbieri Giovan Francesco detto Guercino (1591/ 1666), - codice 03 00180234 di Barbieri Giovan Francesco detto Guercino (1591/ 1666), si trova nel comune di Milano, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Pinacoteca di Brera, sala XXVIII
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bene culturaledipinto, opera isolata
titoloAbramo ripudia Agar e Ismaele
soggettoAbramo e Agar
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00180234
localizzazioneItalia, Lombardia, MI, Milanovia Brera, 28
contenitorepalazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Pinacoteca di Brera, sala XXVIII
datazionesec. XVII ; 1657 (ca.) - 1657 (ca.) [analisi stilistica; bibliografia documentazione]
autoreBarbieri Giovan Francesco detto Guercino (1591/ 1666),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 115, largh. 152,
condizione giuridicaproprietà Stato, Pinacoteca di Brera
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Abramo; Agar; Ismaele.
notizie storico-criticheL'opera fu commissionata al Guercino dalla comunità di Cento per farne omaggio al Cardinale legato di Ferrara Lorenzo Imperiali, in carica dal giugno 1657 al giugno 1660. Fu pagata poco più di 228 ducati fra l'8 dicembre 1657 e il 24 ottobre 1658. Documentato a Bologna in Palazzo Sampieri nel corso del XVIII secolo, fu acquistato dal Vicerè d'Italia Eugenio Beauharnais che lo donò alla Pinacoteca di Brera. Il racconto si ispira alla Genesi (16, 21) ed in particolare narra di quando Abramo, patriarca di Israele, ricevette da Dio la promessa di generare un popolo numeroso quanto i granelli di sabbia del mare, ma ormai, insediatosi da tempo nella terra di Canaan, non aveva avuto ancora un figlio da Sara la sua sposa. Così l'anziana moglie gli aveva proposto di congiungersi alla giovane schiava egiziana Agar, che Sara avrebbe allevato come suo. Agar restò incinta, e partorì Ismaele. Col passare del tempo, tuttavia, la giovane araba, sentendosi sempre più forte e superba, non obbediva più alla sua padrona, e tra le due donne correva molta rivalità. Il Dio di Israele visitò nuovamente Abramo, che concepì un figlio con Sara. Quando nacque Isacco, Abramo era ormai centenario, Isacco si affezionò molto al fratello maggiore Ismaele e questo creò ulteriori attriti fra le due madri. Abramo, assecondando il volere di Sara, ripudiò Agar e Ismaele. La tela, dopo l'ultimo restauro, si è rivelata ricca di particolari, come ad esempio Ismaele piangente, la sottile psicologia segnalata nel volto di Agar, la gestualità convincente del vecchio Abramo. Il racconro si svolge ritmicamente su due piani scandito scenograficamente dal fondale architettonico mentre i rapidi scorci prospettici collocano i protagonisti dell'episodio biblico come su un finto palcoscenico, in una consequenziale e ottimale rispondenza di sguardi e gesti.
altra localizzazioneluogo di collocazione successiva: Emilia Romagna, BO, Bologna
committenzaComunità di Cento (1657)
bibliografiaPinacoteca Brera( 1991)v. IV, pp. 210-214, n. 100; Guercino poesia sentimento( 2003)p. 223, n. 71
definizionedipinto
regioneLombardia
provinciaMilano
comuneMilano
indirizzovia Brera, 28
ente schedatoreS27
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Vami A.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: Faraoni M. (1999); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Cresseri M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1994
anno modifica2006
latitudine45.468396
longitudine9.173009

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