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Opera d'arte veduta dell'interno della basilica di Superga di Bagnasacco Giovanni Battista (notizie 1777-1799), a Torino

L'opera d'arte veduta dell'interno della basilica di Superga di Bagnasacco Giovanni Battista (notizie 1777-1799), - codice 01 00207761 di Bagnasacco Giovanni Battista (notizie 1777-1799), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo Chiablese, NR (recupero pregresso), Piano primo, ufficio Dondi, parete ovest
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bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoveduta dell'interno della basilica di Superga
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00207761
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, TorinoNR (recupero pregresso)
contenitorepalazzo, Palazzo Chiablese, NR (recupero pregresso), Piano primo, ufficio Dondi, parete ovest
datazionesec. XVIII fine; 1798 - 1798 [bibliografia; documentazione]
autoreBagnasacco Giovanni Battista (notizie 1777-1799),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 235, largh. 161,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiIl dipinto, privo di cornice, raffigura l'interno della basilica di Superga ritratto dal lato d'ingresso, con gruppi di dame, cavalieri ed ecclesiastici.Architetture: basilica di Superga. Interno. Figure. Abbigliamento.
notizie storico-criticheRegistrato senza cornice nel 1966 a Palazzo Reale, nel salone adiacente alla Sala delle battaglie, il dipinto nel 1911 risulta entro cornice "in legno modinata e verniciata, filettata oro" nell'Anticamera delle Foresterie al secondo piano e nel 1881 nella "Camera n. 66 della Pianta" allo stesso piano con cornice "in legno modinata, colorita bigio con piccola modinatura dorata". In epoca napoleonica è documentata una cornice liscia dorata per la tela collocata al secondo piano negli anni 1807-11, nella "Première Chambre entre le midì, et le Nord", e al terzo, nella seconda camera, nel 1805. Il dipinto fa parte di una serie di vedute di architetture, secondo negli inventari di "scuola del Pannini", attribuibili a Giovanni Battista Bagnasacco sulla base di fonti documentarie. Oltre al pagamento generico riportato da Alessandro Baudi di Vesme, del 1797 per £. 1.200 in acconto per il restauro di alcuni dipinti e "la pittura d'alcuni quadri d'architettura" (cfr. A. Baudi di Vesme, "Schede Vesme. L'arte in Piemonte dal XVI al XIX secolo", Torino 1963, v. I p. 80), si è reperito il successivo versamento di L. 3.630, "in saldo di L. 4.830 totale importare delle prospettive da esso dipinte dell'Interno ed Esterno della chiesa di Superga, capella della Veneria, e Galleria ivi, Salone di Stupiniggi ed altro, (...) stante la deduzione di L. 1.200 già pagatele a conto con Recapito del 18 giugno 1797" (in ASTO, Casa di S.M., Recapiti, 1798, reg. n. 7171, f. 485, rec. 37 del 10 gennaio 1799 riportato nella banca dati DOCUMENTI del progetto "Studi e ricerche sul Palazzo Reale di Torino", scheda n. 131271 di E. Romanello). Nella stessa banca dati compare un altro pagamento forse riferibile a questo ciclo, al pittore figurista Giovanni Comandù "per aver dipinto l'interno della chiesa di Superga, l'esterno d'essa e l'interno di quella delle Veneria e del Salone di Stupiniggi come consta dalla qui unita lista" L. 600 (cfr. ASTO, Casa di S.M., Recapiti, 1798, reg. n. 7171, f. 445, rec. 37 del 29 dicembre 1798 scheda n. 131270 di E. Romanello). La coincidenza degli edifici menzionati e la prossimità delle date di erogazione dei pagamenti inducono ad ipotizzare l'intervento del Comandù nei dipinti in cui sono presenti varie figure in costume. In effetti Bagnasacco è noto soprattutto come scenografo, per il Teatro Regio insieme a Carlo Randoni negli anni 1798-99, e pittore di architetture, in particolare per le coeve tre sovrapporte nella Cameretta di passaggio verso levante nell'Appartamento di Madama Felicita in Palazzo Reale dove le poche figure presenti non sono caratterizzate come nelle tele in esame (cfr. schede di E. Cottura n. 00202497, 00202499 e 0020250) (cfr. "Appartamento della regina detto di <>", Torino 1985, pp. 20-21). Fu anche restauratore, documentato tra il 1789 e il '92, ed intervenne su oltre cinquecento dipinti e disegni antichi nelle residenze della corte torinese. La serie si compone dunque di almeno sei vedute, iniziate nel 1797 e terminate nel 1798: quattro oggi in Palazzo Chiablese e due nel castello di Racconigi, raffiguranti l'interno della cappella di Sant'Uberto e la Galleria di Diana di Venaria Reale (pubblicate in F. Pernice, a cura di, "Il castello di Venaria. La chiesa di Sant'Uberto", Torino 1995, p. 37; F. Pernice, a cura di, "Il castello di Venaria. La Galleria di Diana", Torino 1995, p. 30; Francesco Pernice, a cura di, "La chiesa di Sant'Uberto a Venaria Reale. Storia e Restauri", Torino 2003, pp. 108, 113 n. 32, 123-124, ill. p. 123). Gli inventari di epoca francese indicano sei tele con attribuzione al Bagnasacchi nel 1805 e '11 e dodici, di misure differenti e forse di autore diverso, nel 1807. Le vedute, molto interessanti come fonte iconografica per lo studio degli edifici, sono state talvolta menzionate da studiosi dell'architettura e di Filippo Juvarra in particolare: A. Telluccini, "L'arte dell'architetto Filippo Juvarra in Piemonte", Torino 1926, tavv. 1, 8, 63; R. Pommer, "Eighteen Century architecture in Piedmont: the open structures of Juvarra, Alfieri, Vittone", New York - London 1967, p. 163 § 24; C. E. Bertana in V. Comoli Mandracci - A. Griseri, a cura di, "Filippo Juvarra architetto delle capitali da Torino a Madrid 1714-1736", catalogo della mostra, Torino 1995, p. 346 cat. n. 46 e p. 373 cat. n. 89). Una fotografia di questa tela fu pubblicata da Telluccini con didascalia: "Interno della Chiesa di Soperga - Dipinto ad olio. Palazzo Reale, Torino".Come confronto iconografico si segnala una veduta dell'interno della basilica dall'impostazione simile a quella in esame, risalente però ad epoca precedente, conservata nel castello di Racconigi (cfr. N. Gabrielli, "Racconigi", Torino 1972, p. 171).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Piemonte, TO, Torino
bibliografiaTelluccini A.( 1926); Telluccini A.( 1926); Baudi di Vesme A.( 1963)vol. I p. 80; Pommer R.( 1967)p. 163 § 24; Gabrielli N.( 1972); Appartamento regina( 1985)pp. 20-21; Pernice F.( 1995); Comoli Mandracci V./ Griseri A.( 1995)pp. 346 cat. n. 46, 373 cat.
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Traversi P.; Funzionario responsabile: Astrua P.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Pivotto P. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2004
anno modifica2007
latitudine45.071707
longitudine7.678011

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