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Opera d'arte Trasfigurazione di Savoldo Giovanni Girolamo detto Girolamo da Brescia (1480 ca./ post 1548), a Firenze

L'opera d'arte Trasfigurazione di Savoldo Giovanni Girolamo detto Girolamo da Brescia (1480 ca./ post 1548), - codice 09 00289148 di Savoldo Giovanni Girolamo detto Girolamo da Brescia (1480 ca./ post 1548), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, sala 88 Pittori Lombardi
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bene culturaledipinto
soggettoTrasfigurazione
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00289148
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzepiazzale degli Uffizi
contenitorepalazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, sala 88 Pittori Lombardi
datazionesec. XVI ; 1553 (ca) - 1555 (ca) [bibliografia]
autoreSavoldo Giovanni Girolamo detto Girolamo da Brescia (1480 ca./ post 1548),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurecm, alt. 141, largh. 126,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Mosè; Cristo; Elia; San Pietro; San Giovanni evangelista; San Giacomo il Maggiore. Abbigliamento: all'antica. Fenomeni divini: luce divina. Architetture: casupola. Paesaggi: costone roccioso; monte Tabor; pianura; collina; nuvole. Vegetali: cespugli; vegetazione.
notizie storico-criticheIl dipinto viene ricordato dal Boschini, che ne diede una suggestiva descrizione: "Gerolamo Bressan qua no te lasso. Perché ti rafeguri in gran splendor Christo trasfigura', nostro Signor su il Tabor sacro e venerando sasso". Pervenne in Galleria dall'eredità del cardinale Leopoldo come opera di anonimo veneziano, in seguito inventariato con il nome di Tintoretto. Il Savoldo è pittore introspettivo, che coglie l'intima contraddizione tra l'originale cultura lombarda e la poetica veneta, cui culturalmente aderisce. Non è interessato all'impeto scenografico e drammatico del Tiziano, ma piuttosto riprende la malinconica meditazione del Giorgione isolata in una immobilità senza tempo: si veda in proposito l'altra opera del Savoldo in Galleria, la "Maddalena" proveniente dalla donazione Contini-Bonacossi. Attentissimo ai particolari, tendenza che gli deriva dalla cultura pittorica fiamminga, rifugge da atteggiamenti oratori e sceglie temi che non si prestano alla narrazione e ad elementi di carattere esornativo, ma soggetti che si prestano ad una sorta di intima divagazione psicologica. Un disegno preparatorio per una testa di apostolo, ante 1553, è conservato al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi (n. 12803) ed un altro con uno studio di panneggio, in Svezia, collezione Pontus de la Gardia. Una copia del Lomazzo, della fine del '500, si trova a Milano nella Pinacoteca Ambrosiana.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
bibliografiaPittura bresciana( 1939)n. 169; Mostra Pontormo( 1956)n. 10; Uffizi catalogo( 1980)p. 472, n. P1422; Uffizi( 1982-1983)v. II, p. 170; Giovanni Gerolamo( 1990)p. 35; Frangi F.( 1992)pp. 109-110
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzopiazzale degli Uffizi
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Pilati E.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Romagnoli G./ Rousseau B. (2002), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); D'Andrea G. (20
anno creazione1989
anno modifica2002; 2006; 2015
latitudine43.768826
longitudine11.255744

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