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Opera d'arte Testa di Giuseppe d'Arimatea di Sinibaldi Baccio detto Baccio da Montelupo (notizie 1469-ante 1536), a Bologna

L'opera d'arte Testa di Giuseppe d'Arimatea di Sinibaldi Baccio detto Baccio da Montelupo (notizie 1469-ante 1536), - codice 08 00025109 di Sinibaldi Baccio detto Baccio da Montelupo (notizie 1469-ante 1536), si trova nel comune di Bologna, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, museo
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalestatua, frammento
soggettoTesta di Giuseppe d'Arimatea
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00025109
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, BO, Bolognap.zza S. Domenico, 13
contenitorechiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, museo
datazionesec. XV ; 1494 - 1495 [documentazione; bibliografia]
autoreSinibaldi Baccio detto Baccio da Montelupo (notizie 1469-ante 1536),
materia tecnicaterracotta
misurealt. 26,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticiTesta scoperta, con chioma a corte ciocche mosse, barba ricciuta e divisa al centro, bocca chiusa, occhi aperti, espressione composta. E' innestata su supporto di ferro, poggiante su base a muro.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheL'opera apparteneva ad un gruppo rappresentante il Compianto su Cristo morto di cui oggi rimangono solo le figure della Madonna, di Maria Maddalena, di Maria di Cleofe e la testa di Giuseppe d'Arimatea. Sulla base di confronti con simili rappresentazioni si presume che siano andate perdute le figure del Cristo morto, di Maria Salome, e di san Giovanni evangelista. Nelle figure superstiti non c'è più traccia della policromia originaria. Il gruppo, riferito dalla tradizione storiografica cittadina ad Alfonso Lombardi, fu attribuito al fiorentino Baccio da Montelupo da Filippini che, anche sulla base di riscontri documentari, identificò lo scultore toscano nel maestro Bazo che si era trasferito a Bologna dal gennaio al 18 aprile 1495, con un compagno, maestro Antonio pittore, per porre in opera sopra una base le figure di terracotta e per dipingerle. Anche la critica più recente concorda con l'attribuzione del Filippini. Il gruppo, che fu realizzato per la cappella Bolognini, è la prima opera documentata di Baccio da Montelupo. Nel 1932 la statua conservava tracce di policromia. Giuseppe d'Arimatea doveva essere alla sinistra del gruppo e guardare verso l'osservatore. Il Supino ha pubblicato una foto che presenta ancora la statua intera. Per quanto riguarda l'identificazione della figura con Giuseppe d'Arimatea e non con Nicodemo e sulla presenza o meno di un'ottava figura rappresentante Nicodemo si rimanda a Fanti che ha affrontato lo stesso argomento a proposito del Compianto di Niccolò dell'Arca.
bibliografiaMasini A.( 1650)p. 350; Filippini F.( 1928)p. 527; Supino I. B.( 1990)v. II pp. 257-258; giardino Marco( 1992)pp. 119-120 n. 25; Fanti M.( 1989)pp. 72-75; Officina maniera( 1996)p. 90 n. 9
definizionestatua
regioneEmilia Romagna
provinciaBologna
comuneBologna
indirizzop.zza S. Domenico, 13
ente schedatoreS08
ente competenteS08
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Varignana F.; Funzionario responsabile: D'Amico R.; Trascrizione per informatizzazione: Sabbatini S. (1997); Aggiornamento-revisione: Sabbatini S. (1997), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Orsi O. (2006), Referen
anno creazione1984
anno modifica1997; 2006
latitudine44.489800
longitudine11.343435

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