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| bene culturale | gemma |
| soggetto | testa di Castore |
| tipo scheda | OA_3.00 |
| codice univoco | 08 00285601 |
| localizzazione | ITALIA, Emilia-Romagna, MO, Modenalargo Sant'Agostino, 337 |
| contenitore | palazzo, comunale, Palazzo dei Musei, Palazzo dei Musei, largo Sant'Agostino, 337, Galleria Estense, cassetto 13 |
| datazione | secc. II/ III ; 100 ((?)) - 299 ((?)) [analisi stilistica; bibliografia] |
| ambito culturale | produzione romana(analisi stilistica) |
| materia tecnica | corniola |
| misure | mm, largh. 11, lungh. 14.5, sp. 3 |
| condizione giuridica | proprietà Stato, Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia |
| dati analitici | Corniola arancione con zonatura rossa. Forma ellittica; Zwierlein-Diehl 9. Testa maschile (Dioscuro?) di profilo verso s.; sopra la testa, stella a sei punte, cui si adatta la capigliatura ondulata; sotto la testa è una lunula (a indiziare l'inizio del busto o con valenza di simbolo?).NR (recupero pregresso) |
| notizie storico-critiche | Imperial Chin-Mouth-Nose Style, con zigomi evidenziati. Non si sono trovati confronti calzanti per quanto riguarda l'iconografia. L'interpretazione come Dioscuro si basa sulla presenza della stella, attributo che spesso accompagna le teste o i busti dei Dioscuri (cfr. ad es. AGDS I/3, Muenchen, tav. 208, n. 2330: corniola, I sec. d.C.; AGDS IV, Hannover, tav. 34, n. 192: sarda, seconda metà II sec. a.C.; Mandrioli Bizarri 1987, p. 65, n. 68: corniola, fine I sec. a.C.). In AGDS I/3, Muenchen, tav. 208, n. 2330 è presente anche la lunula come simbolo. I Dioscuri, Castore e Polluce, sono figure antichissime della mitologia greca. L'introduzione del loro culto a Roma è messa in relazione dalle fonti con il loro decisivo intervento a favore dei Romani nella battaglia del lago Regillo (499-496 a.C.). In ricordo di questo intervento venne edificato un tempio a loro dedicato nel Foro Romano. Con l'età augustea il culto assunse nuove connotazioni politiche, mentre nel I sec. d.C. le loro raffigurazioni si diffusero anche in ambito funerario. Il culto risulta attestato ad Ostia ancora nel V sec. d.C. La duplicità della loro natura, umana e divina, li rendeva mediatori tra il mondo degli uomini e quello degli dei, privilegiando spesso gli aspetti soteriologici (divinità soccorritrici nei pericoli imminenti)(Cioffarelli 1994). |
| bibliografia | Scalini M./ Giordani N.( 2010)pp. 102-103, n. 7.20 |
| definizione | gemma |
| regione | Emilia Romagna |
| provincia | Modena |
| comune | Modena |
| indirizzo | largo Sant'Agostino, 337 |
| ente schedatore | S28 |
| ente competente | S28 |
| autori della catalogazione | Compilatore scheda: Tarpini R.; Funzionario responsabile: Giordani N.; Aggiornamento-revisione: Albonico C. (2012), Referente scientifico: Giordani N.; |
| anno creazione | 2007 |
| anno modifica | 2012 |
| latitudine | 44.646037 |
| longitudine | 10.934481 |