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Opera d'arte Storie della vita di Santa Caterina di De Sacchis Giovanni Antonio detto Pordenone (1483-1484/ 1539), a Piacenza

L'opera d'arte Storie della vita di Santa Caterina di De Sacchis Giovanni Antonio detto Pordenone (1483-1484/ 1539), - codice 08 00107149 di De Sacchis Giovanni Antonio detto Pordenone (1483-1484/ 1539), si trova nel comune di Piacenza, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, complesso decorativo
soggettoStorie della vita di Santa Caterina
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00107149
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, PC, Piacenza
datazionesec. XVI ; 1530 (ca.) - 1530 (ca.) [bibliografia]
autoreDe Sacchis Giovanni Antonio detto Pordenone (1483-1484/ 1539),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiSulla parete destra della cappella, sopra la tela con il "Matrimonio mistico di Santa Caterina", si trova la lunetta con il "Martirio della Santa"; sulla parete di sinistra il grande affresco con la "Disputa di Santa Caterina" e sopra la lunetta con la "Decapitazione della Santa". I pilastri sono decorati con putti alternati a strumenti musicali, elmi, corazze, lance e spade; i due sottarchi sono decorati a fasce di putti, su fondo oro, con strumenti musicali e animali. Nel tamburo della cupola sono affrescate cinque sante: Santa Barbara, Sant'Elena, Santa Maria Maddalena, Sant'Agata e Santa Margherita; sulle vele della cupola sono raffigurati Apostoli alternati a fasce di putti, al centro delle quali, in un medaglione monocromato, sono dipinti momenti della Passione del Signore. Al centro della cupola, intorno all'apertura della lanterna, una corona di putti che tengono nastri ed encarpi.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheCommissionata al Pordenone nel 1529-30, la decorazione della cappella è quasi tutta opera sua, con l collaborazione forse di aiuti nelle parti decorative. Risolto molto felicemente l'affresco con la "Disputa", che ricorda, senza plagio di sorta, la "Scuola d'Atene" e la "Messa di Bolsena" di Raffaello. Vivaci i colori e contenuta la composizione nelle due lunette, con il "Martirio" e la "Decapitazione". Vigorose le figure degli apostoli nelle vele della cupola, anche se in parte illeggibili per i danni provocati dall'umidità; abbastanza bene si sono conservate invece le Sante del tamburo. Quasi tutti gli affreschi della cupola sono stati staccati nel 1970 e portati su un supporto tra due strati di resina di vetro che ne racchiude uno di poliuretano espanso; il tutto sostenuto da leggera armatura metallica (nelle sante del tamburo). Quindi sono stati riposti nel luogo originario. Nel complesso, la decorazione della cappella è da considerarsi di notevole interesse artistico. Una copia antica della parte inferiore della "Disputa" è presso i nobili Gulieri di Piacenza.
bibliografiaCarasi C.( 1780)pp. 43-45; Anguissola G. B.( 1817)pp. 90-94; Di Maniago F.( 1819)pp. 209-210; Cattanei C.( 1828)pp. 46-47; Scarabelli L.( 1841)pp. 131-132; Buttafuoco G.( 1842)p. 138; Scarabelli L.( 1842)pp. 89-91; Scarabelli L.( 1843)pp. 145-153; Garilli
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaPiacenza
comunePiacenza
ente schedatoreS36
ente competenteS36
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Collobi L.; Funzionario responsabile: Quintavalle A. O.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Abbati A. (2006); Aggiornamento-revisione: Arisi R. (1975), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Abbati A. (2006)
anno creazione1941
anno modifica1975; 2006

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