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Opera d'arte stemma vescovile a Venezia

L'opera d'arte stemma vescovile - codice 05 00439632 si trova nel comune di Venezia, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Ca' d'Oro, Cannaregio, 3932, Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro, deposito
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bene culturaletimbro
soggettostemma vescovile
tipo schedaOA_3.00
codice univoco05 00439632
localizzazioneItalia, Veneto, VE, VeneziaCannaregio, 3932
contenitorepalazzo, museo, Ca' d'Oro, Cannaregio, 3932, Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro, deposito
datazionesec. XVIII ; 1762 - 1770 [NR (recupero pregresso)]
ambito culturaleambito veneto(NR (recupero pregresso))
materia tecnicacarta/ impressione
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiIl suo stemma è nel primo d'argento a tre monti all'italiana di verde sormontati da una croce latina di nero, caricata alla base dal motto PAX (Religione dei cassinesi); nel secondo di rosso alla banda gradinata d'argento.Araldica: stemma vescovile del vescovo di Chioggia Gradenigo Giovanni Agostino.
notizie storico-criticheNato nel 1725 da nobile famiglia veneziana, monaco cassinese di S. Giorgio Maggiore in Venezia Giovanni Agostino Gradenigo si acquistò ben presto fama di erudito: profondo conoscitore della storia della Chiesa, istituì a Venezia una speciale accademia di studio. Fu scelto dal Senato Veneto fra 10 proposti a vescovo di Chioggia e consacrato il 30 novembre 1762 a Roma da papa Clemente XIII (già vescovo di Padova). Il principale suo impegno fu quello di erigere il Seminario in città, operazione tentata più volte dai suoi predecessori e da lui portata quasi a compimento. Costrinse, infatti, gli eredi del vescovo Antonio Grassi a versare in proporzionate somme rateali, entro il periodo di 12 anni i 12.000 ducati maturatisi dopo il lascito fatto dallo stesso Grassi per l'erigendo Seminario oltre ad altri 6.000 come risarcimento dei danni subiti per il prolungato ritardo nel mantenere fede alle volontà testamentarie dello zio. A queste somme si aggiunsero 2.000 ducati una tantum e altri 140 all'anno decretati dalla Comunità, ma il Gradenigo non poté portare a termine la questione (che tra l'altro, nel frattempo, si era ulteriormente complicata) a causa del suo trasferimento alla diocesi di Ceneda. Durante il suo episcopato, a Chioggia si ebbe nel 1766 un lungo periodo di siccità seguito da un inverno molto rigido oltre a una eccezionale alta marea: il vescovo cercò di sopperire al grave stato di miseria della popolazione. Non tralasciò, tuttavia, il Gradenigo i suoi studi prediletti; istituì anche a Chioggia un'accademia di belle lettere, si occupò della storia della città e diede alle stampe una memoria dei SS. Patroni Felice e Fortunato.
definizionetimbro
regioneVeneto
provinciaVenezia
comuneVenezia
indirizzoCannaregio, 3932
ente schedatoreS472
ente competenteS472
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Martini A.; Funzionario responsabile: Spadavecchia F.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Di Maio B. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Di Maio B. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2006
anno modifica2006
latitudine45.465156
longitudine12.344262

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