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Opera d'arte stemma vescovile a Venezia

L'opera d'arte stemma vescovile - codice 05 00439631 si trova nel comune di Venezia, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Ca' d'Oro, Cannaregio, 3932, Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro, deposito
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bene culturaletimbro
soggettostemma vescovile
tipo schedaOA_3.00
codice univoco05 00439631
localizzazioneItalia, Veneto, VE, VeneziaCannaregio, 3932
contenitorepalazzo, museo, Ca' d'Oro, Cannaregio, 3932, Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro, deposito
datazionesec. XVIII ; 1753 - 1762 [NR (recupero pregresso)]
ambito culturaleambito veneto(NR (recupero pregresso))
materia tecnicacarta/ impressione
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiIl suo stemma è troncato d'azzurro e d'argento. Sopra il tutto, croce di rosso. Lo scudo è cimato da uno scudetto d'argento al braccio nudo di Cristo posto in croce di Sant'Andrea sul braccio vestito di tonaca di Francesco, la mano del quale reca le stigmate; dall'incontro nasce una croce latina (Religione dei frati minori cappuccini).Araldica: stemma vescovile del vescovo di Chioggia Bragadin Vincenzo.
notizie storico-critichePatrizio veneziano, cappuccino al secolo Antonio Domenico, Vincenzo Bragadin fu eletto dapprima vescovo di Scardona in Dalmazia; nel 1753, in seguito alla Bolla "Sinceritas fidei" promulgata da papa Benedetto XIV, che concedeva al Senato veneto il privilegio di nominare, oltreché il Patriarca, anche i vescovi di Torcello, Caorle e Chioggia, fu eletto a scrutinio segreto, a grandissima maggioranza, su altri quattro proposti, Vescovo della diocesi di Chioggia, scelta confermata dallo stesso pontefice. Durante i nove anni del suo episcopato clodiense, visitò per tre volte le parrocchie e curazie della diocesi, ottenne dal Papa il privilegio a scanso di disordini, di celebrare due ore dopo il tramonto della vigilia, invece che alla mezzanotte, la Messa di Natale (1753) e diede inizio ai lavori di costruzione del Duomo di Cavarzere (1755). Morì il 21 giugno 1762 e fu sepolto presso i gradini dell'altar maggiore della Cattedrale. Per testamento ordinò che i suoi pochi beni fossero venduti per costituire i capitali per la celebrazione di SS. Messe agli anniversari della sua morte e per soccorrere i poveri della città. Durante la vacanza della sede il 24 agosto 1762, dopo 17 anni (1745), durante i quali l'immagine del Cristo di S. Domenico era rimasta custodita in una cappella provvisoria presso il recinto dell'attuale santuario si ripeté la tradizionale processione lungo il corso di Chioggia (la seconda, per la storia) per riportare il Crocefisso nel nuovo tempio, peraltro non ancora del tutto ultimato. Fu il 61° vescovo della diocesi di Chioggia.
definizionetimbro
regioneVeneto
provinciaVenezia
comuneVenezia
indirizzoCannaregio, 3932
ente schedatoreS472
ente competenteS472
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Martini A.; Funzionario responsabile: Spadavecchia F.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Di Maio B. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Di Maio B. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2006
anno modifica2006
latitudine45.465156
longitudine12.344262

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