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Opera d'arte Stemma gentilizio tra figure femminili a Piacenza

L'opera d'arte Stemma gentilizio tra figure femminili - codice 08 00148569 si trova nel comune di Piacenza, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalerilievo
soggettoStemma gentilizio tra figure femminili
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00148569
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, PC, Piacenza
datazionesec. XV fine; 1490 - 1499 [contesto; bibliografia analisi stilistica]
ambito culturaleambito lombardo(analisi stilistica; bibliografia)
materia tecnicamarmo/ scultura
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico non territoriale
dati analiticiL'altorilievo, angolare, è costituito da due figure femminili con conucopie, quasi a tuttotondo, che fiancheggiano lo stemma della famiglia Scotti, modellato a testiera di cavallo.NR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: Scotti, Posizione: al centro, Descrizione : cfr. foto SBAS PR 49176,
notizie storico-criticheLe due figure femminili presentano le caratteristiche proprie della scultura lombarda del XV secolo, conservando l'impronta gotica nella traduzione dei moduli stilistici rinascimentali in un'aggraziata riduzione stilizzante. Sono volumi bloccati percorsi in superficie dai continui moti ondulatori del panneggio, reso come fosse materia duttile che fluisce in piccole pieghettature appena staccate dai corpi fasciati dalle vesti. In queste figure decorative sono totalmente assenti il movimento e l'espressione, sostituiti da una rigida compassatezza formale. Presentano una notevole somiglianza (al punto da far pensare a copie artigianali e rielaborazioni iconografiche con l'aggiunta di cornucopie, in particolare la figura sinistra) con la scultura femminile posta all'esterno dell'abside settentrionale del Duomo di Milano, identificata forse con Santa Caterina, in cui il Nebbia ravvisa qualche caratteristica dell'Amadeo. La differenza più evidente si nota nel panneggio, che nell'opera del Duomo è reso in pieghe poliedriche e spigolose, mentre qui è più sciolto e libero. Il Berzolla ravvisa nelle "teste fortemente chiaroscurate" analogie con le statue dell'Amadeo nella Cappella Colleoni a Bergamo, mentre "il panneggio, aderente al corpo come stoffa bagnata fa pensare alle opere del Mantegazza", che, a mio avviso, è molto più duro e tagliente.
bibliografiaBerzolla P.( 1954)pp. 25-27
definizionerilievo
regioneEmilia Romagna
provinciaPiacenza
comunePiacenza
ente schedatoreS36
ente competenteS36
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Fornari M.; Funzionario responsabile: Ceschi Lavagetto P.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Colla S. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Colla S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1981
anno modifica2006

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