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Opera d'arte stemma gentilizio delle famiglie Medici e Lorena di Naldini Giovanni Battista (1537 ca./ 1591), a Firenze

L'opera d'arte stemma gentilizio delle famiglie Medici e Lorena di Naldini Giovanni Battista (1537 ca./ 1591), - codice 09 00293069 di Naldini Giovanni Battista (1537 ca./ 1591), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, sala degli Otto, parete d'ingresso
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettostemma gentilizio delle famiglie Medici e Lorena
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00293069
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso)
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, sala degli Otto, parete d'ingresso
datazionesec. XVI ; 1589 (ca.) - 1589 (ca.) [analisi stilistica]
autoreNaldini Giovanni Battista (1537 ca./ 1591),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurediam. 170,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Firenze
dati analiticiNR (recupero pregresso)Figure: putti. Vegetali: gigli. Oggetti: scudo araldico; nastri; panneggi. Decorazioni: teste di ariete.
notizie storico-criticheLa presenza sullo scudo dell'arme delle due famiglie Medici e Lorena induce a datare il dipinto al 1589 quando fu celebrato il matrimonio fra Ferdinando I de' Medici, terzo granduca di Toscana, e Cristina di Lorena giunta via mare da Marsiglia a Pisa. Con tutto il seguito, Cristina si trasferi' poi a Poggio a Caiano per fare il suo ingresso trionfale a Firenze il 30 aprile 1589. Una descrizione dell'apparato per le nozze fu scritta e data alle stampe nello stesso anno da Raffaele Gualterotti. Il gentiluomo fiorentino, come egli stesso si definisce, descrive un grandioso apparato di architettura opera di Bernardino Poccetti con quadri di storia e stemmi dipinti che fu posto di fronte all'ingresso di Palazzo Vecchio. Anche il duomo fu addobbato per l'occasione e l'incarico fu dato al Naldini, come ricorda il Baldinucci nella biografia del pittore. L'artista, sofferente di gotta, si fece pero' aiutare nell'impresa, che comprendeva oltre l'addobbo del duomo anche un arco per il ponte alla Carraia ed altri apparati effimeri, da alcuni discepoli fra i quali il Baldinucci ricorda il Curradi, Cosimo Gamberucci, Valerio Marucelli, Cosimo Duti, Domenico Passignano e Giovanni Balducci detto il Cosci. *** Lo scudo con le armi Medici-Lorena proviene sicuramente da uno di questi apparati, difficile pero' da individuare per la mancanza di documentazione. L'artista, stilisticamente dipendente dal Naldini, e' da ricercare fra i pittori che lavorarono in quella bottega.
committenzaDe' Medici Ferdinando I Gran Principe (1589)
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Corti C.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Reggioli C./ Orfanello T. (1998); Aggiornamento-revisione: Reggioli C. (1998), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Orfanello T. (1999), Ref
anno creazione1988
anno modifica1998; 1999; 2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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