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Opera d'arte Speranza di Tedeschi Giovanni detto Todeschino (1595/ 1645), a Bologna

L'opera d'arte Speranza di Tedeschi Giovanni detto Todeschino (1595/ 1645), - codice 08 00024773 di Tedeschi Giovanni detto Todeschino (1595/ 1645), si trova nel comune di Bologna, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, sesta cappella a destra, parete absidale, terza nicchia a destra (cappella di S. Domenico)
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bene culturalestatua
soggettoSperanza
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00024773
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, BO, Bolognap.zza S. Domenico, 13
contenitorechiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, sesta cappella a destra, parete absidale, terza nicchia a destra (cappella di S. Domenico)
datazionesec. XVII ; 1619 - 1620 [documentazione; bibliografia]
autoreTedeschi Giovanni detto Todeschino (1595/ 1645),
materia tecnicaterracotta/ pittura
misurealt. 200,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticiFigura intera a tutto tondo di giovane donna, lievemente girata di 3/4 verso sinistra, il viso frontale, con capelli spartiti sulla fronte e annodati. La veste è ampiamente panneggiata, trattenuta davanti da entrambe le mani, con seno e spalla sinistra nudi; la gamba sinistra è scoperta e avanzata. Accanto, alla sua destra, un putto in piedi si appoggia all'ancora simbolica. Base quadrangolare dipinta anteriormente a finto marmo.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa statua appartiene a un gruppo di sette, raffiguranti le Virtù cardinali e teologali; le statue sono collocate lungo la parete absidale: al centro le tre virtù teologali affiancate ai lati da due virtù cardinali. Le statue, che non sono citate dal Malvasia (1686), furono donate alla basilica da Giovanni Maria Fiorini che entrò nell'Ordine nel 1588 e morì nel 1631. La data di morte del committente costituisce un sicuro ante quem delle statue che, però, si possono collocare intorno al 1619-1620, anni a cui risalgono i pagamenti a Giovanni Tedeschi per "cinque figure o statue fatte di terra, un angelo con la sua lampada in mano, uno delfino sotto il puttino già fatto, fogliami, festoni" ed altri ornamenti per la grande lampada offerta dalla Provincia di Lombardia dell'Ordine Domenicano della quale non resta più nulla. Le Virtù, in origine dorate, furono restaurate e dipinte a calce nel 1883 dal frate Pio Varoli. Le figure appaiono piuttosto pesanti, e talora risolte in una plastica assai sommaria: forse a questo effetto concorrono anche le ripetute ridipinture.
bibliografiaMalvasia C. C.( 1782)p. 209; Alce V.( 1957)pp. 136-146; Gnudi C.( 1957)p. 66; Riccomini E.( 1972)p. 75; Alce V.( 1982)p. 41
definizionestatua
regioneEmilia Romagna
provinciaBologna
comuneBologna
indirizzop.zza S. Domenico, 13
ente schedatoreS08
ente competenteS08
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Varignana F.; Funzionario responsabile: D'Amico R.; Trascrizione per informatizzazione: Sabbatini S. (1997); Aggiornamento-revisione: Sabbatini S. (1997), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Orsi O. (2006), Referen
anno creazione1983
anno modifica1997; 2006
latitudine44.489800
longitudine11.343435

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