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Opera d'arte soldato di Sguazzini Luigi (1870/ 1934), a Radicondoli

L'opera d'arte soldato di Sguazzini Luigi (1870/ 1934), - codice 09 00558801 di Sguazzini Luigi (1870/ 1934), si trova nel comune di Radicondoli nella provincia di Siena sita in piazza, Piazza Matteotti, Piazza Matteotti, al centro della piazza
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalemonumento ai caduti, a cippo, Monumento ai caduti della prima guerra mondiale
soggettosoldato
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00558801
localizzazioneItalia, Toscana, SI, RadicondoliPiazza Matteotti
contenitorepiazza, Piazza Matteotti, Piazza Matteotti, al centro della piazza
datazionesec. XX ; 1925 - 1925 [bibliografia]
autoreSguazzini Luigi (1870/ 1934),
materia tecnicatravertino/ scultura/ incisionebronzo/ fusione
misurecm, largh. 250, prof. 250,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Radicondoli
dati analiticibasamento in travertino su cui poggia un tripode in bronzo nella parte frontale; in basso elmetto, rami di quercia e di alloro in bassorilievo; sopra a tutto statua in bronzo. Fante senza elmetto con la testa fasciata si appoggia al fucile che tiene con la mano sinistra, mentre tiene nel pugno destro una bomba a mano.Figure maschili: soldato.
notizie storico-criticheSguazzini Luigi si forma all'Istituto d'Arte di Siena tra il 1886 e il 1898 dove, tra il 1890 e il 1897, vince vari concorsi. Espone nella stessa Siena, tra il 1896 e il 1900. Nel 1901 con Ezio Trapassi esegue il busto di "Carlo Alberto" per la Loggia dell'Indipendenza a Siena e nel 1902 si trasferisce a Berlino dove rimarrà sino al 1914. Realizza i monumenti ai caduti di Staggia Senese nel 1923, di Monticiano nel 1924 e la targa sul medesimo tema per la contrada della Civetta a Siena. Il monumento di Radicondoli è il più commosso fra quelli da lui realizzati, forse perchè i giovani soldati caduti sono nati nel paese dove ha abitato fin da ragazzo, volti conosciuti, figli di amici, di compagni di svaghi. Così del fante presenta l'aspetto più fragile e indifeso: la testa bendata, senza più l'elmetto, il fucile usato ormai soltanto per bastone e che si guarda intorno con espressione disorientata. La spesa per la realizzazione del monumento fu di Lire 18000. L'inaugurazione avvenne il 23 agosto 1925 e l'oratore ufficiale fu Don Giovanni Casini di Livorno. Il monumento fu costruito con denaro pubblico e spontanee offerte private.
georeferenziazionelocalizzazione fisica: x: 11.042069619; y: 43.261311304; metodo di georeferenziazione: punto approssimato; tecnica di georeferenziazione: rilievo da cartografia senza sopralluogo; base di riferimento: ICCD1004350_CB.IGM25; 28-6-2014; (1610325) -IGM 25000-
bibliografiaSalvagnini G.( 1999)p. 107; Radicondoli dintorni( 2002)pp. 44-45; Popolo senese( 1926)p.3
definizionemonumento ai caduti, a cippo
denominazioneMonumento ai caduti della prima guerra mondiale
regioneToscana
provinciaSiena
comuneRadicondoli
indirizzoPiazza Matteotti
ente schedatoreS61
ente competenteS61
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Vellini S.; Funzionario responsabile: Mangiavacchi M.; Trascrizione per informatizzazione: Laurini E. (2005); Aggiornamento-revisione: ARTPAST (2006), Referente scientifico: Mangiavacchi M.; Ranieri A. (2014), Funzionario responsabile:
anno creazione2005
anno modifica2006; 2014
latitudine43.261311
longitudine11.042070

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