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Opera d'arte soggetto assente di Pellengo Giovanni (notizie nel 1814-1815), Sinsan Gaetano (attivo Torino 1815-1823), a Torino

L'opera d'arte soggetto assente di Pellengo Giovanni (notizie nel 1814-1815), Sinsan Gaetano (attivo Torino 1815-1823), - codice 01 00216737 - 0 di Pellengo Giovanni (notizie nel 1814-1815), Sinsan Gaetano (attivo Torino 1815-1823), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Armeria Reale, Palazzo Reale, p.zza Castello, 191, Museo Armeria Reale, deposito
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bene culturalebandiera, insieme
soggettosoggetto assente
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00216737 - 0
localizzazioneITALIA, Piemonte, TO, Torinop.zza Castello, 191
contenitorepalazzo, museo, Armeria Reale, Palazzo Reale, p.zza Castello, 191, Museo Armeria Reale, deposito
datazionesec. XIX primo quarto; 1815 - 1815 [bibliografia]
autorePellengo Giovanni (notizie nel 1814-1815), Sinsan Gaetano (attivo Torino 1815-1823),
materia tecnicaseta/ taffetasseta/ ricamo in setaseta/ ricamo in orofilo dorato/ lavorazione a telaio
misurecm
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo/ Musei Reali/ Armeria Reale
dati analiticiDrappo a doppio dritto, di forma pentagonale, realizzato in taffetas in origine rosso. E' ornato in pieno dalla croce di Savoia, bianca e scorciata, realizzata ad intarsio, con i bordi verosimilmente rifiniti con un ricamo in oro filato. La stessa tecnica è stata impiegata anche per lo scudetto decorato da un motivo a palmetta, posto orizzontalmente sulla punta al flottante, che contiene il nome del reggimento. Ai quattro angoli del drappo sono poste cinque (al 1° e 4°) o sette (al 2° e 3°) fiamme ondeggianti. La stella posta al primo angolo contiene lo stemma del Piemonte, con il lambello eseguito a ricamo, con seta azzurra. Il bordo è rifinito con un nastro azzurro ondeggiante alla sarda, appuntato verso l'esterno ai cinque angoli, Vena in taffetas azzurro. Cravatta azzurra, tagliata a rettangolo, ripiegata cinque volte a soffietto. I due lati minori del rettangolo sono rifiniti con una frangia in oro filato. Unitamente al drappo e alla cravatta, si è conservata anche l'asta.soggetto assenteSTEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: regionale, Identificazione: Piemonte, Quantità: 2, Posizione: sul drappo, in alto,a sinistra, Descrizione : di rosso alla croce di bianco con lambello a tre gocce azzurro, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: familiare, Identificazione: Savoia, Quantità: 2, Posizione: drappo, verso e recto, Descrizione : di rosso alla croce d'argento,
notizie storico-criticheLa fiamma di divisione del reggimento Cavalleggeri di Piemonte, in origine, come si deduce dai documenti presentava le seguenti misure: larghezza massima 86 cm, larghezza minima 51,6 cm, altezza 60,2 cm. E' ornato in pieno dalla croce di Savoia, bianca e scorciata, i cui bracci non raggiungono gli orli. Al I° quarto all'asta è posto uno scudetto contornato da cornice barocca dorata, che porta lo stemma di Piemonte. Sulla punta al flottante è posto un altro scudetto con cornice dorata e posto orizzontalmente, nel campo bianco del quale è ricamato il nome del reggimento "LEGIONE REALE PIEMONTESE". Ai quattro angoli del drappo sono poste cinque (al 1° e 4°) o sette (al 2° e 3°) fiamme ondeggianti turchine. Sovrapposti alle fiamme ondeggianti sono poste al 2° e 3° al flottante e 3° all'asta delle stelle rosse bordate di oro. Tutto il drappo è bordato da tessuto bianco ornato in pieno con un nastro azzurro ondeggiante alla sarda, appuntato verso l'esterno ai cinque angoli. E' presente la vena azzurra che serviva ad infilare il drappo sull'asta. Anche le fiamme e il bordo bianco esterno sono bordati di oro. Probabilmente si tratta della fiamma ritirata ai Cavalleggeri di Piemonte per ordine di Carlo Felice a seguito della partecipazione della divisione che la portava durante la partecipazione ai Mori costituzionali del 1821. Fu depositata nello stesso 1821 nel Mgazzino delle Merci di Torino dal quale fu poi successivamente depositata in Armeria in data ignota ma antecedente al 1890. Era stata confezionata nel 1815 dal tappezziere Giovanni Pellengo e ricamata dal ricamatore Gaetano Sinsan. Bibliografia: A. Angelucci, Catalogo della Armeria Reale illustrato con incisioni compilato dal maggiore Angelo Angelucci per carica del Ministero della Casa Reale, Torino 1890, p. 496; P. E. Fiora, Bandiere in Piemonte, documentazione storica. Monografia del Centro Studi dell'Accademia di San Marciano, Torino 1971, fig. 45 (fotografia di prima del restauro; cordone e cravatta erano presenti); C. A. Gerbaix de Sonnaz, Bandiere, stendardi e vessilli di Casa Savoia dai Conti di Moriana ai Re d'Italia (1200 - 1861). Tipografia degli Artigianelli, Torino 1911; E. Ricchiardi, Bandiere e stendardi dell'Esercito Sardo (1806 - 1866). In prep. In collaborazione con la Regione Piemonte.Centro Studi Piemontesi, Torino.
bibliografiaAngelucci A.( 1890)p. 496; Gerbaix de Sonnaz C. A.( 1911); Fiora P. E.( 1971)
definizionebandiera
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzop.zza Castello, 191
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bovenzi, Gian LucaCompilatore scheda: Ricchiardi, Enrico; Funzionario responsabile: Caldera, MassimilianoGuerrini, Alessandra
anno creazione2010
latitudine45.070596
longitudine7.684717

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