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Opera d'arte soggetto assente di Dematteis Carlo (attivo Torino 1776), Genta Giovanni Maria (notizie 1774-1775), a Torino

L'opera d'arte soggetto assente di Dematteis Carlo (attivo Torino 1776), Genta Giovanni Maria (notizie 1774-1775), - codice 01 00216814 di Dematteis Carlo (attivo Torino 1776), Genta Giovanni Maria (notizie 1774-1775), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Armeria Reale, Palazzo Reale, p.zza Castello, 191, Museo Armeria Reale, piano primo, rotonda, Vetrina 11
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalebandiera, insieme
soggettosoggetto assente
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00216814
localizzazioneITALIA, Piemonte, TO, Torinop.zza Castello, 191
contenitorepalazzo, museo, Armeria Reale, Palazzo Reale, p.zza Castello, 191, Museo Armeria Reale, piano primo, rotonda, Vetrina 11
datazionesec. XVIII terzo quarto; 1774 - 1774 [bibliografia]
autoreDematteis Carlo (attivo Torino 1776), Genta Giovanni Maria (notizie 1774-1775),
materia tecnicaseta/ taffetasseta/ ricamoseta/ pittura
misurecm
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo/ Musei Reali/ Armeria Reale
dati analiticiDrappo quadrato, realizzato in taffeta lavorato con la tecnica del ricamo a riporto, ad esclusione dello stemma che appare dipinto (rosso, avorio, perla, écru, giallo, nocciola, grigio e nero). Il fondo è quadripartito dalla croce di Savoia bianca con i bracci che non raggiungono gli orli. Il colore di fondo dei quattro quarti è, rispettivamente: al 1° all'asta e 3° al battente, blu; al 2° al battente e 4° all'asta, bianco. Dai quattro angoli interni partono tre fiamme ondeggianti ciascuna di colore giallo. Al centro della croce era posto lo stemma del reparto, inserito in cornice barocca dorata sovrastata da corona reale dorata e foderata di rosso. Il drappo è bordato su tutti e quattro i lati da una larga fascia bianca ornata del nastro ondeggiante azzurro "alla sarda", appuntato verso l'esterno ai quattro angoli, verso l'interno in corrispondenza dei bracci della croce. Recto e verso sono identici.soggetto assenteSTEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: reggimentale, Identificazione: reggimento di fanteria svizzera alemanna Royal Allemand, Posizione: drappo, recto e verso, Descrizione : NR,
notizie storico-criticheIn occasione di questa schedatura, non è stato possibile staccare la bandiera dalla vetrina. ||Così doveva apparire la Bandiera di ordinanza del reggimento di fanteria svizzera alemanna Royal Allemand al soldo di Vittorio Amedeo II: drappo quadrato, di circa 180 cm di lato (misure teoriche rilevate dal contratto di confezione dell'epoca) , quadripartito dalla croce di Savoia bianca con i bracci che non raggiungono gli orli. Il colore di fondo dei quattro quarti è, rispettivamente: al 1° all'asta e 3° al battente, blu; al 2° al battente e 4° all'asta, bianco. Dai quattro angoli interni partono tre fiamme ondeggianti ciascuna di colore giallo. Al centro della croce era posto lo stemma del reparto (inquartato, al 1° e 3° sul campo bianco l'aquila di Savoia antica con in petto Savoia moderna - di rosso alla croce d'argento, qui bianca; al 2° e 4° sul campo oro - qui giallo - l'aquila imperiale nera ) inserito in cornice barocca dorata sovrastata da corona reale dorata e foderata di rosso. Il drappo è bordato su tutti e quattro i lati da una larga fascia bianca ornata del nastro ondeggiante azzurro "alla sarda", appuntato verso l'esterno ai quattro angoli, verso l'interno in corrispondenza dei bracci della croce. Fiamme e bordo bianco sono bordati d'oro. Recto e verso sono identici tra loro. Al lato all'asta era cucita la vena azzurra che serviva ad infilare il drappo sulla propria asta. ||Questa bandiera di ordinanza del reggimento di fanteria al soldo di Vittorio Amedeo II fu confezionata nel 1774 dal tappezziere Carlo Dematteis e forse dipinta da Genta e data in dotazione ad uno dei sue battaglioni del reggimento Royal Allemand. Rimasta in possesso dell'ultimo comandante, nel 1800 fu donata dalla vedova all'Arciconfraternita dello Spirito Santo di Torino che la collocò sulla sua tomba. Nel 1906 la Congregazione la donò all'Armeria Reale di Torino assieme ad un'altra identica (O.216).||Bibliografia: G. Dondi (a cura di), Primo supplemento al catalogo Angelucci. Elenco degli oggetti acquisiti dalla Armeria Reale di Torino dopo il 1890. Armi Antiche, Bollettino dell'Accademia di San Marciano, Torino: 2002. Schede vessillologiche a cura di Enrico Ricchiardi, pp. 40, 102; N. Brancaccio, L'Esercito del vecchio Piemonte dal 1540 al 1861- Gli Ordinamenti. Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito, Roma, 1923; R. Cosentino (a cura di), L'archivio storico dell'Armeria Reale di Torino. Umberto Allemandi & C. Torino: 2005; P. E. Fiora, Bandiere in Piemonte, documentazione storica. Monografia del Centro Studi dell'Accademia di San Marciano, Torino 1971; C. A. Gerbaix de Sonnaz, Bandiere, stendardi e vessilli di Casa Savoia dai Conti di Moriana ai Re d'Italia (1200 - 1861). Tipografia degli Artigianelli, Torino 1911; E. Ricchiardi, Bandiere e stendardi dell'Esercito Sardo (1713 - 1802). Regione Piemonte e Centro Studi Piemontesi, Torino: 2006. ||Riferimenti Archivio Storico dell'Armeria Reale: Strumenti 41. Corrispondenza, fascicolo 452.
bibliografiaGerbaix de Sonnaz C. A.( 1911); Brancaccio N.( 1923); Fiora P. E.( 1971); Dondi G.( 2005)pp. 40, 102; Cosentino R.( 2005); Ricchiardi E.( 2006)
definizionebandiera
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzop.zza Castello, 191
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bovenzi, Gian LucaCompilatore scheda: Ricchiardi, Enrico; Funzionario responsabile: Caldera, MassimilianoGuerrini, Alessandra
anno creazione2010
latitudine45.070596
longitudine7.684717

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