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Opera d'arte simboli di Santa Caterina da Siena e Santa Caterina d'Alessandria di Sacchi Carlo Battista (notizie seconda metà sec. XVII), a Certosa di Pavia

L'opera d'arte simboli di Santa Caterina da Siena e Santa Caterina d'Alessandria di Sacchi Carlo Battista (notizie seconda metà sec. XVII), - codice 03 00197134 - 1 di Sacchi Carlo Battista (notizie seconda metà sec. XVII), si trova nel comune di Certosa di Pavia nella provincia di Pavia sita in chiesa, Chiesa della Certosa delle Grazie, Certosa di Pavia, viale Monumento, 4, quinta cappella a sinistra
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bene culturalepaliotto, elemento d'insieme
soggettosimboli di Santa Caterina da Siena e Santa Caterina d'Alessandria
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00197134 - 1
localizzazioneITALIA, Lombardia, PV, Certosa di Paviaviale Monumento, 4
contenitorechiesa, Chiesa della Certosa delle Grazie, Certosa di Pavia, viale Monumento, 4, quinta cappella a sinistra
datazionesec. XVII seconda metà; 1650 (ca) - 1699 (ca) [documentazione]
autoreSacchi Carlo Battista (notizie seconda metà sec. XVII),
materia tecnicamarmi policromi
misurecm, alt. 90, largh. 181,
condizione giuridicaproprietà Stato, Demanio
dati analiticiPaliotto.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa datazione del paliotto, attribuito a Carlo Battista Sacchi, è poco chiara e da quanto emerge dai documenti potrebbe oscillare dal 1640 al 1660, fino a arrivare al 1693 (L. Balzaretti, 1999). La decorazione a pietre dure si sviluppa rigogliosa in un trionfo di fiori (soprattutto tulipani, ispirati alla pittura fiamminga) e di farfalle e uccellini minuziosamente riprodotti. Quattro angioletti un po' goffi reggono tre cartouche a forma di cuore con gli attributi delle Sante Caterina da Siena e Caterina d'Alessandria, alle quali è dedicato l'altare: il crocifisso, la ruota, la corona, il giglio, il libro, il cuore trafitto. Il cartouche centrale riunisce attributi di entrambe le Caterine, quasi a fondere in un'unica personalità le figure delle due sante. Secondo il Bartoli (1777), il Sacchi sarebbe autore anche dei "termini" con busti di fanciulli, mentre per il Magenta (1897) essi sarebbero opera del Volpino.||E' da rilevare la grande vivezza cromatica del paliotto, uno dei più notevoli esemplari dell'arte di commettere e combinare marmi diversi con sensibilità cromatica e materica davvero mirabile.
bibliografiaNatali G.( 1925)pp. 68-71
definizionepaliotto
regioneLombardia
provinciaPavia
comuneCertosa di Pavia
indirizzoviale Monumento, 4
altri codicisito
ente schedatoreS27
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Zilocchi M. A.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: ICCD/ DG BASAE/ Polo G. (2010); Aggiornamento-revisione: ICCD/ DG BASAE/ Polo G. (2010), Referente scientifico: Maderna, Valentina; Curti, Elisa
anno creazione1980
anno modifica2010; 2011
latitudine45.256213
longitudine9.146125

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