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Opera d'arte Sibilla Cumana a Firenze

L'opera d'arte Sibilla Cumana - codice 09 00022234 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi, ex dormitorio
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bene culturaledipinto
soggettoSibilla Cumana
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00022234
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzevia di S. Salvi, 43
contenitoremonastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi, ex dormitorio
datazionesec. XVII metà; 1640 - 1660 [analisi stilistica]
ambito culturaleambito senese(analisi stilistica)
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 97.2, largh. 77,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Figure femminili: Sibilla Cumana. Figure: angioletto. Abbigliamento: veste; manto. Architetture: tempio. Oggetti: drappo.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: sigillo, Posizione: retro del telaio, Descrizione : G.C.,
notizie storico-criticheIl soggetto del dipinto, già menzionato come "una vecchia e un amore" (inv. 1881, 1890), è identificabile in una Sibilla (cfr. un'annotazione apposta all'inventario del 1881). Si tratta forse della Sibilla Cumana, considerando il velo che copre la testa della figura, la sua grave vecchiezza e il suo atteggiamento (la testa è appoggiata alla mano con un gesto allusivo alla meditazione, mentre l'altra mano indica il foglio (?) che le porge un'angiolino). Inventariato come opera seicentesca e riferito alla prima metà del secolo dal Turrini (scheda ministeriale, 1974-1975), il dipinto presenta caratteri stilistici alquanto più avanzati che permettono di datarlo intorno alla metà. Si tratta probabilmente di un dipinto di scuola senese, accostabile ai modi di Raffaello Vanni (Siena 1587-1673) (sull'artista si veda L. Galli, in 'Bernardino Mei e la pittura barocca a Siena', catalogo della mostra a cura di vari autori, Siena, 1987, pp. 83-97), per l'impianto classicista della figura, per la pennellata molto pittorica che dimostra un'influenza veneta e per la caratteristica tipologica dell'angiolino biondo raffigurato di schiena.
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia di S. Salvi, 43
ente schedatoreS17
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Acanfora E.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Pacciani L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Pacciani L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1989
anno modifica2006
latitudine43.803968
longitudine11.275909

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