Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte scorpione alato a Modena

L'opera d'arte scorpione alato - codice 08 00285985 si trova nel comune di Modena, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo dei Musei, Palazzo dei Musei, largo Sant'Agostino, 337, Galleria Estense, cassetto 23
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalegemma
soggettoscorpione alato
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00285985
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, MO, Modenalargo Sant'Agostino, 337
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo dei Musei, Palazzo dei Musei, largo Sant'Agostino, 337, Galleria Estense, cassetto 23
datazionesec. I a.C. ; 99 a.C. ((?)) - 0 ((?)) [analisi stilistica; bibliografia]
ambito culturaleproduzione romana(analisi stilistica)
materia tecnicaagata/ intaglio
misuremm, largh. 9, lungh. 15, sp. 2
condizione giuridicaproprietà Stato, Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia
dati analiticiAgata zonata marrone e bianca. Forma ellittica; Zwierlein-Diehl 8. Scorpione visto dall'alto, con lunga coda sinuosa, piegata a s., poi a d. e di nuovo a s.; oltre alle quattro paia di zampe (tre nella parte anteriore, uno nella parte posteriore del corpo), reca due ali sul dorso.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa raffigurazione dello scorpione risulta piuttosto diffusa nell'ambito della glittica di età romana, sia in riferimento, probabilmente, all'omonimo segno zodiacale, che per le sue forti connotazioni magico-apotropaiche. Essa non sembra invece esservi attestata nella versione favolistica con ali proposta dalla gemma della Galleria Estense di Modena, di cui è, conseguentemente, estremamente difficoltosa l'interpretazione. E' plausibile che la presenza delle ali possa essere forse interpretata nel senso di una ulteriore sottolineazione dell'aspetto magico-apotropaico della raffigurazione. Da un punto di vista tecnico-stislistico si può sottolineare l'uso di incavi globulari nella resa dei particolari delle chele a tenaglia, della testa e dei segmenti in cui è ripartita la lunga coda, che potrebbero far ipotizzare un realizzazione nell'ambito o entro il I sec. a.C.. Lo scorpione alato è menzionato nelle fonti antiche, ad es. da Nicandro di Colofone (II sec. a.C.), che nel suo poema didascalico sugli "Animali velenosi" elenca ai versi 771 ss. nove specie di scorpioni, di cui la nona è lo scorpione "alato che vive in Caria", e da Plinio il Vecchio (I sec. d.C.), che nella sua "Naturalis historia" (XI, 89) riferisce di un fallito tentativo da parte degli Psilli, una popolazione dell'Africa mediterranea, di importare la variante alata dello scorpione in Italia; dello scorpione alato parla inoltre anche Eliano (II-III sec. d.C.), nella sua "Storia degli animali" (Nat. an. VI, 20).
bibliografiaScalini M./ Giordani N.( 2010)p. 183, n. 36.11
definizionegemma
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneModena
indirizzolargo Sant'Agostino, 337
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Tarpini R.; Funzionario responsabile: Giordani N.; Aggiornamento-revisione: Salimbeni B. (2012), Referente scientifico: Giordani N.;
anno creazione2007
anno modifica2012
latitudine44.646037
longitudine10.934481

oppure puoi cercare...