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Opera d'arte Scene galanti a Milano

L'opera d'arte Scene galanti - codice 03 01976353 si trova nel comune di Milano, capoluogo dell'omonima provincia sita in deposito, comunale, Deposito ex Ansaldo, Via Savona, 39, Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
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bene culturaletrumò
soggettoScene galanti
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 01976353
localizzazioneItalia, Lombardia, MI, MilanoVia Savona, 39
contenitoredeposito, comunale, Deposito ex Ansaldo, Via Savona, 39, Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
datazionesec. XVIII metà; 1740 (ca) - 1740 (ca) [analisi stilistica; contesto]
ambito culturalebottega lombarda, realizzatore struttura(analisi stilistica)bottega veneziana, decoratore(analisi stilistica)
materia tecnicalegno/ intaglio/ laccatura/ pitturacartavetro a specchioseta/ damascata
misurecm, alt. 246, largh. 196, prof. 57,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Milano
dati analiticiMobile a due corpi: parte inferiore con tre cassetti e piano ribaltabile; parte superiore: alzata con due ante ricoperte da specchi che nascondono otto piccoli cassetti disposti intorno a un vano centrale foderato con damasco rosso. La decorazione "a lacca povera" consiste nell'incollare sulle superfici incisioni colorate. I disegni rappresentano scene galanti.Figure umane: dame; cavalieri; figure maschili; figure femminili. Mezzi di trasporto: barche; carri. Architetture: ponti; castelli; edicole; archi; rovine. Paesaggi: mare; fiumi; montagne. Elementi architettonici: timpani. Frutti. Animali: uccelli; elefante; cane.
notizie storico-criticheIl mobile, esaurientemente studiato da Elena Villani cui si rimanda per la parte iconografica, è costituito da un'alzata a due ante con specchi che chiudono all'interno otto cassetti disposti intorno a un vano centrale foderato di damasco rosso e chiuso da uno sportello. Aprendo il piano ribaltabile, posto al di sotto dell'alzata, si scorgono otto tiretti collocati simmetricamente ai lati di due ripiani celati da una antina scorrevole. I cassetti laterali nascondono all'interno pìccoli spazi segreti. Immediatamente sopra la ribalta vi sono due mensoline estraibili per i candelieri e al di sotto un piano che scorre in avanti. La parte bassa, infine, è formata da tre cassetti poggianti su piedi torniti.||Secondo quanto suggerisce la Villani, la struttura del mobile (che presenta una particolare cimasa sagomata rara negli analoghi arredi veneti) e l'accurata costruzione rimandano ai prototipi lombardi piuttosto che a quelli veneti, mentre venne eseguita a Venezia la decorazione in "lacca povera" o "con-trafacta", che consisteva nel sostituire durante il procedimento della laccatura il soggetto dipinto con incisioni colorate, con l'intento di rendere più semplice e meno costosa la decorazione degli arredi. Tutto il singolare arredo risulta decorato con incisioni ricavate sia da dipinti di Watteau, Pater e Lan-cret, sia da stampe di architetture e di particolari naturalistici, come ad esempio fiori, foglie, piante e animali vari, incise a partire dal 1730 circa e di cui la studiosa ha ripercorso la fortuna critica.
bibliografiaColle E.( 1996)pp. 86-88 n. 86; Rosa G.( 1963)n. 256; Morazzoni G.( 1924-1925)pp. 645,660; Rava C. E.( 1956)n. 11; Morazzoni G.( 1958)V. I p. 41?; Baccheschi E.( 1966)p. 98; Levy S.( 1967)V. I p. 17; Nimocks P.( 1968)p. 18; Colombo S.( 1981); Zanni A.( 19
definizionetrumò
regioneLombardia
provinciaMilano
comuneMilano
indirizzoVia Savona, 39
ente schedatoreR03
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Colle, Enrico; Funzionario responsabile: Tasso, Francesca; Trascrizione per informatizzazione: De Palma, Ilaria (2009)
anno creazione1996
latitudine45.453739
longitudine9.162587

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