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Opera d'arte scena di genere di Allori Alessandro (1535/ 1607), a Firenze

L'opera d'arte scena di genere di Allori Alessandro (1535/ 1607), - codice 09 00281426 - 4 di Allori Alessandro (1535/ 1607), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, corridoio di levante, ventinovesima campata, soffitto
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoscena di genere
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00281426 - 4
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzepiazzale degli Uffizi
contenitorepalazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, corridoio di levante, ventinovesima campata, soffitto
datazionesec. XVI ; 1581 - 1581 [documentazione]
autoreAllori Alessandro (1535/ 1607),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco/ pittura a tempera
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Figure: giovane. Abbigliamento: contemporaneo. Oggetti: basamento; martello; scalpello; utensili.
notizie storico-criticheNel 1581 il granduca Francesco de' Medici commissionò la decorazione del corridoio di levante della Galleria degli Uffizi, dando inizio ad un programma decorativo, che, con temi iconografici diversi, fu portato a termine dai suoi successori, Ferdinando II e Cosimo III in diversi periodi del '600 e del '700. All'impresa parteciparono numerosi pittori, i cui nomi sono riportati nei "Ricordi" di Allessandro Allori, da considerare probabilmente la personalità guida della numerosa equipe, per il suo incarico di cartonista dell'arazzeria medicea, nel quale era subentrato alla Stradano nel 1576. Accanto all'Allori stesso troviamo Ludovico Buti, Giovanni Maria Butteri, Giovanni Bizzelli, Alessandro Pieroni, Giovanni Cosci, Gabriello Caccini, Cecchino Mati e Pierino del Meglio, i quali ricevano il saldo completo per la loro opera il 23 settembre 1581. La tradizione vuole che alla decorazione della galleria e dell'Armeria abbia preso parte il Poccetti: tale ipotesi è nata dall'interpretazione di un passo del Baldinucci, che ricorda il Poccetti come collaboratore del Buontalenti nella decorazione della Tribuna terminata tra il 1586 e il 1589. Caterina Caneva esclude l'intervento dell'artista. A differenza dei soffitti degli altri corridoi nei quali sono esaltate le glorie della Toscana, nel corridoio di levante sono trattati i temi tipici della grottesca, ricchi di riferimenti erotico-mitologici, allegorici e araldici, spunto per una trattazione scherzosa e ambigua, talvolta di gusto più naturalistico, quasi seicentesco, ma sempre briosa, disimpegnata e inquietante. L'individuazione dell'intervento dei singoli artisti e impresa difficile ma forse non impossibile.
committenzaFrancesco I granduca di Toscana (1581)
bibliografiaPelli Bencivenni G.( 1779)v. I, pp. 96-99; Baldinucci F.( 1845-1847)v. III, pp. 135, 147; Supino I. B.( 1908)pp. 16, 27, 30; Uffizi catalogo( 1980)p. 1125, n. S29, pp. 1117-1118; Banca Toscana( 1982)pp. 247-280; Uffizi quattro( 1983)p. 478; Mannini M. P.(
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzopiazzale degli Uffizi
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Romagnoli G.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Romagnoli G./ Rousseau B. (2002), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1989
anno modifica2002; 2006
latitudine43.768826
longitudine11.255744

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