Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte Santa Caterina d'Alessandria di Bigordi Domenico detto Domenico Ghirlandaio (1449/ 1494), a Firenze

L'opera d'arte Santa Caterina d'Alessandria di Bigordi Domenico detto Domenico Ghirlandaio (1449/ 1494), - codice 09 00645716 - 3.8 di Bigordi Domenico detto Domenico Ghirlandaio (1449/ 1494), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in convento, domenicano, Convento di S. Marco, Chiesa e convento di S. Marco, P.zza S. Marco, 3, Museo di S. Marco, Biblioteca
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaleminiatura, c. 136r
soggettoSanta Caterina d'Alessandria
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00645716 - 3.8
localizzazioneITALIA, Toscana, FI, FirenzeP.zza S. Marco, 3
contenitoreconvento, domenicano, Convento di S. Marco, Chiesa e convento di S. Marco, P.zza S. Marco, 3, Museo di S. Marco, Biblioteca
datazionesec. XV seconda metà; 1475 (ca) - 1475 (ca) [analisi stilistica; bibliografia]
autoreBigordi Domenico detto Domenico Ghirlandaio (1449/ 1494),
materia tecnicapergamena/ miniaturapergamena/ pittura a temperagesso/ doratura
misuremm, alt. 150, largh. 155,
condizione giuridicaproprietà Stato, MInistero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiIniziale figurata grande caudata V (Vox de celis Katherine), rubr. In sancte Katherine virginis. Introitus. Campo in foglia d'oro, corpo della lettera rosa decorato con sottili cirri bianchi e foglie che vanno a formare la coda alla quale si intrecciano frutti, bacche e bottoncini dorati. Sul fondo celeste cielo, davanti ad un paesaggio di campagna con alberelli e colline sullo sfondo, è rappresentata la figura di santa Caterina con lunghi capelli biondi e un'elegante pellanda color porpora cangiante in giallo-oro; in una mano tiene un libro con la legatura porpora chiuso da due bindelle, e nell'altra, poggiata sopra la ruota dentata suo strumento del martirio, la palma.Personaggi: Santa Caterina d'Alessandria. Abbigliamento. Attributi: (Santa Caterina d'Alessandria) ruota dentata; libro. Simboli del martirio: palma. Paesaggi. Montagne.
notizie storico-criticheIl codice è identificabile con il Graduale proveniente dal monastero di Vallombrosa ma è citato dalle fonti come Antifonario sebbene contenga il Proprio dei Santi. Una prima citazione del codice è rintracciabile nel Rondoni (1876, pp. 49-51 n. 26) con l'attribuzione a Giuliano Amidei, ritenuta priva di fondamento dalla Levi D'Ancona. Nella descrizione del codice vengono identificati i due stemmi a c. 1r con quelli della famiglia fiorentina Del Caccia, al centro del margine inferiore, e con quello del monastero di Vallombrosa al centro del margine esterno. Il Rondoni riporta anche le iscrizioni graffite nell'oro e nel fregio dell'iniziale a c. 132r con la parola ripetuta più volte "Darmenio" interpretandole, erroneamente, come monogramma del miniatore don Giovanni degli Amidei, monaco camaldolese, ma che probabilmente furono aggiunte successivamente anche perché vanno a deteriorare la foglia d'oro e la superficie pittorica L'attribuzione fu contestata successivamente dal D'Ancona (1914, I, p. 70, II, pp. 531-532 n. 1052), che giudica l'esecuzione delle miniature buona ma debole e priva di rilievo, e dalla Levi D'Ancona (1962, p. 158). Una notevole rivalutazione dell'autore delle miniature spetta alla Garzelli (1985, I, p. 260) che propone il nome di Domenico Ghirlandaio e della sua bottega e una datazione intorno al 1475 per le affinità stilistiche, in particolare della Santa Caterina a c. 136r con i capelli riflessi sull'aureola, con la Madonna con i santi Sebastiano e Giuliano per la chiesa di Sant'Andrea a Brozzi; alla provenienza del codice da una grande bottega pittorica rimanderebbe anche la tecnica di esecuzione che fa uso dello spolvero almeno per il putto e parte del fregio a c. 1r. Al Ghirlandaio rimanderebbero anche altri elementi, come il particolare motivo del fregio con mazzi di campanule e pigne legati da nastri detto "grillanda" e usato dal pittore nella Natività di Maria a Santa Maria Novella e interpretabili nella miniatura quasi come una firma. Anche la Scudieri (La Miniatura, in La Chiesa e il Convento di San Marco a Firenze, Firenze 1990, V. II, p. 32) concorda con l'attribuzione a Domenico e alla sua bottega.
bibliografiaRondoni F.( 1876)pp. 49-51 n. 26; D'Ancona P.( 1914)V. I, p. 70, V. II, pp. 531-532 n. 1052; Chiarelli R.( 1968)p. 62; Levi D'Ancona M.( 1962)p. 158; Garzelli A. R.( 1985)V. I, p. 260
definizioneminiatura
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza S. Marco, 3
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Giacomelli S.; Funzionario responsabile: Scudieri M.Sframeli M.
anno creazione2009
latitudine43.778115
longitudine11.258818

oppure puoi cercare...

  • opere d'arte nel comune di Firenze
  • opere d'arte nella provincia di Firenze
  • opere d'arte nella regione Toscana