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Opera d'arte Santa a Tricarico

L'opera d'arte Santa - codice 17 00123920 - 3 si trova nel comune di Tricarico nella provincia di Matera
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, elemento d'insieme
soggettoSanta
tipo schedaOA_3.00
codice univoco17 00123920 - 3
localizzazioneItalia, Basilicata, MT, Tricarico
datazionesec. XVII ; 1643 (post) - 1648 (ante) [analisi stilistica; bibliografia]
ambito culturaleambito Italia meridionale(analisi stilistica)
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticidipintoNR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheV. Di Cicco, nominando per la prima volta, in un breve articolo del 1896, gli affreschi del chiostro di S. Antonio, riporta una parte dell'iscrizione sovrastante la porta d'ingresso, ai suoi tempi ancora in parte leggibile: "PICTOR IOSEPH SCIARRA TRICARICO PINGEBAT A.D. 1648". In base a ciò, lo studioso e tutta la critica seguente, attribuiscono a Giuseppe Sciarra l'intero ciclo di affreschi, senza considerare alcune date che compaiono sulle volte, tra cui, in modo particolare quella posta sotto l'auroritratto di Ilario di Montalbano, frate minore e lettore generale del convento di S. Antonio. Tale data induce a credere che a quell'epoca lo schema decorativo delle volte, (ripartite in tondi, quadrilobi e riquadri, raffiguranti episodi della vita di Sant'Antonio tratti da stampe popolari del XVII secolo, storie dell'Antico e Nuovo Testamento, ritratti di Santi e di padri del convento) fosse quasi del tutto completo. Ad avvalorare ciò, sarebbe il ritratto di Ilario de Montealbano, che compare accanto a quello di Jeronimo Avigiano, rettore generale e frate minore "ACTUALIS". Si potrebbe quindi avanzare l'ipotesi che Ilario de Montealbano, iscreto frescante, abbia dipinto non solo il proprio ma tutti i ritratti degli altri padri del convento, e che mediocri artisti abbiano lavorato nel resto delle volte. Più tardi sarebbe stato chiamato Giuseppe Sciarra, che doveva godere a Tricarico di una certa fama, per raffigurare nelle lunette parietali i miracoli di S. Antonio.
bibliografiaDi Cicco V.( 1896)p. 22; n. 3; Avena A.( 1902)p. 35; Facchinetti P. V.( 1925)p. 181; Valente C.( 1931)p. 91; Galli E.( 1932-1933)p. 340; Thieme Becker( 1936)p. 394; Basilicata( 1961)p. 338
definizionedipinto
regioneBasilicata
provinciaMatera
comuneTricarico
ente schedatoreC337 (L.160/88)
ente competenteS24
autori della catalogazioneCompilatore scheda: D'Angelo S.; Funzionario responsabile: Castelnovi G. V.; Trascrizione per informatizzazione: Lopez M.C. (1996); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Madio G. C. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1974
anno modifica2007

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