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Opera d'arte Sant'Ignazio di Loyola presentato al Papa di Mariotti Giovanni Battista (1694 ca./ 1765), a Venezia

L'opera d'arte Sant'Ignazio di Loyola presentato al Papa di Mariotti Giovanni Battista (1694 ca./ 1765), - codice 05 00402294 di Mariotti Giovanni Battista (1694 ca./ 1765), si trova nel comune di Venezia, capoluogo dell'omonima provincia sita in convento, Convento dei Canonici Lateranensi, ex Convento dei Canonici Lateranensi, Dorsoduro, 1050, Gallerie dell'Accademia, Quadreria
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bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoSant'Ignazio di Loyola presentato al Papa
tipo schedaOA_3.00
codice univoco05 00402294
localizzazioneItalia, Veneto, VE, VeneziaDorsoduro, 1050
contenitoreconvento, Convento dei Canonici Lateranensi, ex Convento dei Canonici Lateranensi, Dorsoduro, 1050, Gallerie dell'Accademia, Quadreria
datazionesec. XVIII ; 1746 - 1747 [NR (recupero pregresso)]
autoreMariotti Giovanni Battista (1694 ca./ 1765),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 119, largh. 160,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti sacri: Sant'Ignazio di Loyola presentato al Papa.
notizie storico-criticheFu restaurato nel 1960-61 da A. Lazzarin, dopo essere stato acquistato pre sso l'ufficio esportazione di Venezia nel 1960 da Dorothea Landsberg. Rico nosciuto come opera del Mariotti dal Valcanover (1961) nel momento dell'ac quisto rimase esposto alle Gallerie fino agli anni ottanta. Raffigura sant 'Ignazio coi suoi compagni davanti al pontefice, quando in seguito a una a pparizione, nel 1537, le parole di Dio "Ego vobis Romae propitius ero" (a Roma vi sarò favorevole), lo convinsero a fondare in Roma una "compagnia" intitolata a Gesù. L'istituzione dell'ordine gesuita fu approvata e sosten uta da Paolo III (27 settembre 1540). L'artista raffigura il santo con la tonaca e il mantello nero, nel momento in cui viene presentato insieme ai futuri confratelli a Paolo III dal cardinale Gaspare Contarini. La scena, con la processione dei confratelli introdotta da alcuni fanciulli, col pap a attorniato da alti prelati, la tenda drappeggiata a destra e la finestra appena illuminata a sinistra, sembra quasi la rievocazione di una visione o di un ricordo. Caratteristica la pennellata densa e ricca di materia, c he costruisce le immagini a macchie appena abbozzate, quasi senza disegno, in una tavolozza dai toni rosso-brunacei, mentre l'allungamento delle fig ure è ripreso dal Bencovich. Il dipinto non sembra lontano cronologicament e dalle tele della chiesa di Santa Croce a Padova, del 1746-47.
bibliografiaMoschini Marconi S.( 1970)p. 57, n. 122; De Rosa E.( 1993-1994)pp. 163-164; Palluchini R.( 1995)p. 568; Nepi Scire' G.( 1995)pp. 118-119
definizionedipinto
regioneVeneto
provinciaVenezia
comuneVenezia
indirizzoDorsoduro, 1050
ente schedatoreS472
ente competenteS472
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Nepi Scirè G.; Funzionario responsabile: Spadavecchia F.; Aggiornamento-revisione: Rizzo P. (2004), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Bergamo M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1995
anno modifica2004; 2006
latitudine45.431402
longitudine12.328676

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