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Opera d'arte Sant'Antonio Abate, San Sebastiano, San Rocco di Antonio di Donnino di Domenico (1497/ 1547), a Firenze

L'opera d'arte Sant'Antonio Abate, San Sebastiano, San Rocco di Antonio di Donnino di Domenico (1497/ 1547), - codice 09 00290373 di Antonio di Donnino di Domenico (1497/ 1547), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, sala II
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bene culturaledipinto
soggettoSant'Antonio Abate, San Sebastiano, San Rocco
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00290373
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzevia di S. Salvi, 43
contenitoremonastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, sala II
datazionesec. XVI secondo quarto; 1525 - 1525 [data]
autoreAntonio di Donnino di Domenico (1497/ 1547),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurealt. 138, largh. 125,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti sacri. Personaggi: San Rocco; San Sebastiano; Sant'Antonio Abate. Abbigliamento: all'antica. Abbigliamento: contemporaneo. Attributi: (S. Rocco) vestito da pellegrino; cappello da pellegrino; bastone da pellegrino; (S. Sebastiano) frecce; (S. Antonio Abate) libro; campanello; bastone. Interno. Paesaggi: cielo; nuvole; colline. Architetture: loggiato; pavimento.
notizie storico-criticheIl dipinto, conservato a lungo nei depositi delle Gallerie fiorentine fu pubblicato per la prima volta da Silvia Meloni nel catalogo del Museo di San Salvi (1982) con l'attribuzione ad Antonio di Donnino. Le figure dei tre santi ricordano infatti da vicino i personaggi dell'"Adorazione dei Pastori" eseguita, come riporta lo Zeri (1962), nel 1538 per la chiesa di san Giuseppe in Castiglion Fiorentino. Simile e' la semplicita' dell'impianto compositivo che attinge ad Andrea del Sarto e al Franciabigio qui pero' non ancora svilita dal mestiere, come avverra' nelle opere piu' tarde e come, impietosamente, denuncera' Vasari ("si porto' tanto male, che avendo oltremodo perso il credito, si condusse a lavorare d'ogni cosa"). Il dipinto, datato 1525, rappresenta un importante punto di riferimento nel percorso giovanile dell'artista del quale fino ad oggi, sono note soltanto opere della maturita' che comprendono, oltre la pala di Castiglion Fiorentino, un altro dipinto datato raffigurante "Sant'Anna Metterza e quattro Santi" tuttora presente nella chiesa fiorentina della SS. Annunziata e documentato al 1543.
bibliografiaPadovani S./ Meloni Trkulja S.( 1982)pp. 69-70; Vasari G.( 1878-1885)v. V, p. 199; v. VI, pp. 87, 445; Zeri F.( 1962)pp. 231-236
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia di S. Salvi, 43
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Corti C.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bellini F. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1989
anno modifica2006
latitudine43.803968
longitudine11.275909

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