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Opera d'arte Sant'Antonino Pierozzi giacente di Boulogne Jean de detto Giambologna (1529/ 1608), Portigiani Domenico fra (1536/ 1601), a Firenze

L'opera d'arte Sant'Antonino Pierozzi giacente di Boulogne Jean de detto Giambologna (1529/ 1608), Portigiani Domenico fra (1536/ 1601), - codice 09 00286497 di Boulogne Jean de detto Giambologna (1529/ 1608), Portigiani Domenico fra (1536/ 1601), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalestatua
soggettoSant'Antonino Pierozzi giacente
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00286497
localizzazioneITALIA, Toscana, FI, Firenze
datazionesec. XVI ; 1582 (ca) - 1587 (ca) [bibliografia]
autoreBoulogne Jean de detto Giambologna (1529/ 1608), Portigiani Domenico fra (1536/ 1601),
materia tecnicabronzo/ fusione/ cesellatura
misurecm, alt. 180, largh. 63,
condizione giuridicaproprietà Stato
dati analiticin.p.Soggetti sacri. Personaggi: Sant'Antonino Pierozzi. Abbigliamento religioso: pianeta; camice; mitria episcopale.
notizie storico-criticheLa statua era originariamente collocata sopra un sarcofago di marmo nero di cui attualmente ci é ignota l'ubicazione, all'interno dell'altare della cappella di Sant'Antonino. Dall'accurata descrizione del Gori, sappiamo che nel 1710, l'allora patrono della cappella Antonino Salviati decise di rimuovere il pesante sarcofago dalla sua collocazione originaria per rendere più agevole l'annuale esposizione della reliquia del corpo di Sant'Antonino che fu collocata nell'urna di vetro dove si trova attualmente. Il sarcofago in marmo nero con il gisant del santo a copertura fu spostato sotto l'altare della sagrestia, nel luogo dove oggi rimane solo la statua giacente. L'insieme era stato ideato dal Giambologna per l'altare della cappella di Sant'Antonino negli anni di costruzione della stessa. Come per gli altri bronzi della cappella,per la fusione della statua Giambologna si avvalse della collaborazione di frà Domenico Portigiani. E' probabile che l'esecuzione della statua sia da collocare dopo il 1582, quando il Giambologna firma il contratto per le statue in marmo; il Portigiani la riconsegnò nel 1587 ed era già collocata al suo posto sotto l'altare e dietro la grata bronzea anch'essa scomparsa, già nel 1589 quando la cita il Buoninsegni. La scultura è un capolavoro di naturalezza: per il volto egli prese sicuramente a modello una maschera funebre,ma fu posta anche una grande attenzione alla resa del vestiario. Fonte di ispirazione, è stato notato, fu sicuramente la scultura funebre quattrocentesca
altra localizzazioneluogo di provenienza: ITALIA, Toscana, FI, Firenze
bibliografiaBuoninsegni F.T.( 1589)p. 5; De Luca F.( 1996)p.118; Follini V./ Rastrelli M.( 1789-1802)v. III p. 218; Gori A.F.( 1728)pp. XXVI, LXX-LXXI; Chiesa convento( 1989-1990)v. II p. 288; Del Migliore F.( 1684)pp. 215-216; Holderbaum J.( 1983)p. 207; Karwacka Co
definizionestatua
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Romagnoli G.; Funzionario responsabile: Teodori B.Sframeli M.
anno creazione2011

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