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Opera d'arte Sant'Agostino di Witz Hans (notizie 1440-1491), Bertini Pompeo (1829/ 1889), a Certosa di Pavia

L'opera d'arte Sant'Agostino di Witz Hans (notizie 1440-1491), Bertini Pompeo (1829/ 1889), - codice 03 00702306 di Witz Hans (notizie 1440-1491), Bertini Pompeo (1829/ 1889), si trova nel comune di Certosa di Pavia nella provincia di Pavia sita in chiesa, Chiesa della Certosa delle Grazie, Certosa di Pavia, viale Monumento, 4, sesta cappella a sinistra, parete frontale
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bene culturalevetrata dipinta, opera isolata
soggettoSant'Agostino
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00702306
localizzazioneITALIA, Lombardia, PV, Certosa di Paviaviale Monumento, 4
contenitorechiesa, Chiesa della Certosa delle Grazie, Certosa di Pavia, viale Monumento, 4, sesta cappella a sinistra, parete frontale
datazionesec. XV ; 1460 (ca) - 1470 (ca) [bibliografia]
ambito culturaleambito svizzero, esecutore(bibliografia)
autoreWitz Hans (notizie 1440-1491), Bertini Pompeo (1829/ 1889),
materia tecnicavetro/ colorazione
misurecm, alt. 300, largh. 135,
condizione giuridicaproprietà Stato, Demanio
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Sant'Agostino.; Attributi: (Sant'Agostino) cuore.
notizie storico-criticheSolo recentemente gli studi sono giunti a fare in parte chiarezza sulla complessa questione attributiva di questa bella vetrata certosina. Essa raffigura Sant'Agostino con in mano il cuore, iconografia ispirata alle Confessioni agostiniane in cui il Santo, rivolgendosi a Cristo, dichiara: "sagittaveras tu cor meum charitate tua". Come nel caso della vetrata con Santa Caterina (quinta cappella a sinistra), anche qui la cornice è tardo-ottocentesca, frutto di un intervento di restauro di Pompeo Bertini. ||Il carattere "nordico" spicca sia nell'architettura dell'edicola gotica, da cui pende un tendaggio blu concluso da frange dorate, sia nella figura spigolosa del santo, che poggia i piedi su un pavimento prospettico a piastrelle bianche e nere. La vetrata costituisce in effetti uno dei rari esemplari nordici quattrocenteschi sopravvissuti in Lombardia e può trovare confronti con opere della cerchia di Konrad Witz, confronti che permettono di ancorarne la datazione agli anni settanta del Quattrocento. Si tratta degli anni in cui il pittore Hans Witz si trovava a Milano: nel 1475 era in contatto con Branda Castiglioni e poi con il duca Galeazzo Maria Sforza e nel 1478 venne nominato pittore di corte da Bona di Savoia. Purtroppo del pittore non esistono opere del tutto certe. La sua attività è documentata dal 1440 al 1491 tra Chambéry, Ginevra e Milano, ma la questione è complicata dalla presenza nei documenti di due nomi, Johannes Sapientis e Johannes Witz o Hans Witz, che potrebbero riferirsi a un medesimo artista ma potrebbero d'altronde indicare due omonimi, attivi nello stesso torno d'anni negli stessi luoghi. Attorno alla figura di Hans Witz è stato riunito un corpus di opere, a cui G. Romano ha voluto aggiungere l'affresco con Cristo davanti a Pilato dell'oratorio di San Bernardo a Chiaravalle milanese, attribuzione che ha richiamato al pittore anche la tavola già nella chiesa di Sant'Ambrogio di Brugherio ma che non è condivisa da tutti gli studiosi. La vetrata certosina, al di là delle incertezze perduranti sulla produzione di Hans Witz, si rivela in ogni caso in linea con la cultura, le date e le questioni di committenza del pittore (si ricordi che la Certosa di Pavia era legata strettamente agli Sforza).
definizionevetrata dipinta
regioneLombardia
provinciaPavia
comuneCertosa di Pavia
indirizzoviale Monumento, 4
altri codicisito
ente schedatoreS27
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Curti, Elisa; Funzionario responsabile: Lodi, Letizia
anno creazione2011
latitudine45.256213
longitudine9.146125

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