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Opera d'arte San Zanobi a Firenze

L'opera d'arte San Zanobi - codice 09 00293138 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, Quartiere di Eleonora, Salotta, parete sinistra
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bene culturalerilievo
soggettoSan Zanobi
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00293138
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso)
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, Quartiere di Eleonora, Salotta, parete sinistra
datazionesec. XV ; 1413 (ca.) - 1413 (ca.) [documentazione]
ambito culturalebottega fiorentina(analisi stilistica)
materia tecnicamarmo/ scultura/ incisione
misurealt. 173, largh. 105,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Firenze
dati analiticiPannelo modanato.Soggetti sacri. Personaggi: San Zenobi; Dio Padre. Abbigliamento: contemporaneo. Attributi: (Zanobi) mitra; pastorale. Architetture: Palazzo Vecchio; Santi Stefano e Cecilia; Battistero; campanile della Badia; Torre del Bargello. Oggetti: scudi araldici.
notizie storico-criticheLa lapide con iscrizione in caratteri longobardi testimoniadi un lascito fatto alla morte nel 1413, da un certo Rinieri della famiglia Girolami alla Compagnia di S. Zenobi, consistente nelle rendite della Torre di sua proprietà. La calligrafia di gusto medievale qui adottata vuole intenzionalmente sottolineare l'origine illustre della famiglia che si fregiava orgogliosamente della discendenza diretta da S. Zenobi: nello stemma di famiglia è aggiunta infatti la mitra del vwscovo fiorentino. Al contrario il rilievo, importante come precoce veduta di Palazzo Vecchio circondato dalla ringhiera che verrà poi fatta demolire da Cosimo I nel 1561, mostra già l'influenza di elementi umanistici, forse desunti dai primi scultori attivi nella Portra della Mandorla del Duomo, iniziata nel 1391. La corposità e i richiami classicheggianti nella figura del Santo e lo svolazzante inserto del Dio Padre ancora goticheggiante, ricordano i modi di Pietro di Niccolò Lamberti e di Nanni di Banco il cui stile è infatti caratterizzato proprio da una commistione di elementi rinascimentali e gotici. Nel 1944 le due torri dei Girolami e dei GHerardini , annesse al Palazzo Bartolomei in via Lambertesca ove si trovava il rilievo in questione, vennero distrutte ; la lapide in commemorativa, restaurata dal Comune, è stata in seguito esposta nella saletta in Palazzo Vecchio sua ubicazione attuale.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
bibliografiaBargellini P.( 1968)p. 225
definizionerilievo
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Rousseau B.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Reggioli C./ Orfanello T. (1998); Aggiornamento-revisione: Reggioli C. (1998), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Orfanello T. (1999),
anno creazione1988
anno modifica1998; 1999; 2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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