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Opera d'arte San Vincenzo Ferrer risana un fanciullo storpio di Cresti Domenico detto Passignano (1560 ca/ 1636), a Firenze

L'opera d'arte San Vincenzo Ferrer risana un fanciullo storpio di Cresti Domenico detto Passignano (1560 ca/ 1636), - codice 09 00286246 di Cresti Domenico detto Passignano (1560 ca/ 1636), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoSan Vincenzo Ferrer risana un fanciullo storpio
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00286246
localizzazioneITALIA, Toscana, FI, Firenze
datazionesec. XVI ; 1593 - 1593 [data]
autoreCresti Domenico detto Passignano (1560 ca/ 1636),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurecm, alt. 350, largh. 267,
condizione giuridicaproprietà Stato
dati analiticin.p.Soggetti sacri. Personaggi: Ferdinando d'Aragona; San Vincenzo Ferrer. Figure maschili: astanti; soldati. Figure femminili: astanti. Figure: bambini. Abbigliamento: contemporaneo. Interno: chiesa. Oggetti: cuscino; armi; scettro; corona.
notizie storico-criticheLa pala raffigura un miracolo del santo domenicano San Vincenzo Ferrer, ed è firmata e datata 1593 in basso a sinistra da Domenico Passignano. Il dipinto fu commissionato da Vincenzo Turriti, patrono dell'altare come testimonia la presenza dello stemma di questa famiglia nel coronamento dell'altare e come conferma l'iscrizione sottostante il dipinto.Il Turriti volle celebrare in questo dipinto un episodio miracoloso legato alla vita del santo suo patrono Vincenzo Ferrer, con una decisione che possiamo ritenere assolutamente sciolta da qualsiasi programma iconografico, che,come nota Francesca De Luca, è completamente assente nel ciclo degli altari di San Marco, adifferenza dei complessi programmi iconografici unitari delle grandi basiliche di S.Maria Novella e S. Croce. L'altare Turriti fu uno dei primi, nel 1590, ad essere realizzati in San Marco secondo il progetto ideato da Giambologna.Come abbiamo visto il dipinto fu realizzato da Passignano nel 1593: l'opera, che iinclina verso un colorismo veneto tipico del Passignano e che segue i criteri di chiarezza e semplicità espositiva voluti dalla Controriforma, è ricordata dal Baldinucci, che erroneamente vi vede la collaborazione di Ottavio Vannini, all'epoca troppo giovane per aver partecipato all'impresa.
bibliografiaBaldinucci F.( 1974-1975)v. III p. 437, 445-446; Nissman J. L.( 1979)pp. 88-89, 242-243; Seicento fiorentino( 1986)v. III p. 142; Bocchi F./ Cinelli Calvoli G.( 1677)p. 13; Follini V./ Rastrelli M.( 1789-1802)v. III (1791) p. 212; Del Migliore F.( 1684)p.
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Romagnoli G.; Funzionario responsabile: Sframeli M.Teodori B.
anno creazione2010

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