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Opera d'arte San Pio V converte un eretico di Bazzani Giuseppe (1690/ 1769), a Mantova

L'opera d'arte San Pio V converte un eretico di Bazzani Giuseppe (1690/ 1769), - codice 03 00185060 di Bazzani Giuseppe (1690/ 1769), si trova nel comune di Mantova, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoSan Pio V converte un eretico
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00185060
localizzazioneITALIA, Lombardia, MN, Mantova
datazionesec. XVIII ; 1725 - 1745 [analisi storica; analisi stilistica bibliografia]
autoreBazzani Giuseppe (1690/ 1769),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 265, largh. 425,
condizione giuridicaproprietà Stato
dati analiticiDipintoPersonaggi: San Pio V. Figure: eretico; chierico; soldati; fanciulli; nobiluomo. Animali: cane. Attributi: (San Pio V) ferula; camauro; mozzetta; fisionomia; contesto. Abbigliamento: corazza; mantelli; turbante piumato; rocchetto; stola; mozzetta; pantaloni rigati; camicia. Armi: alabarda. Oggetti: ombrellino processionale; ferula; bandiera; collare.
notizie storico-criticheL'attribuzione a Giuseppe Bazzani del dipinto risale al contributo di Susani del 1818 (riportato in bibliografia nell'edizione del 1831) ed è ripresa nella letteratura artistica successiva: nel 1982 Tellini Perina dedica una scheda al dipinto (contenuta nel contributo del 1982 citato in bibliografia), nella quale riprende la bibliografia precedente e propone di sciogliere la sigla "G.S.B.", che compare sul collare del cane, nelle inziali di Giuseppe Serafino Bazzani. La studiosa, inoltre, propone una datazione intorno al quarto decennio del secolo XVIII, per confronti con opere degli anni Trenta tra le quali la pala di Goito datata 1739, sottolineando le "figure grandi", l'impaginazione altamente teatrale e l'uso della luce con effetto drammatico, che risentono della tradizione veneta di Veronese e della lezione di Rubens. Nel successivo contributo del 1989 dedicato alla pittura del Settecento a Mantova (citato in bibliografia), la studiosa riafferma l'esecuzione delle "tele di San Maurizio di Mantova" al 1730 circa, riconducendole alla fase iniziale di Bazzani nella quale l'artista fonde in modo colto e originale diversi spunti della tradizione veneta con la materia ricca e le forme opulente di Rubens e le pennellate fluide di Fetti.
bibliografiaTellini Perina C.( 1989)p. 264; Pastore G./ Tellini Perina C.( 1982)p. 123; Susani G.( 1831)p. 135
definizionedipinto
regioneLombardia
provinciaMantova
comuneMantova
ente schedatoreS23
ente competenteS23
autori della catalogazioneCompilatore scheda: arisi rota anna paola; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: marti giuseppinarodella giovanni; Trascrizione per informatizzazione: arisi rota anna paola (2013)
anno creazione2013

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