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Opera d'arte San Pietro a Matera

L'opera d'arte San Pietro - codice 17 00133536 si trova nel comune di Matera, capoluogo dell'omonima provincia sita in cappella, Cappella del Cristo Flagellato, Palazzo San Biagio (ex. Ospedale San Rocco), Via San Biagio n. 37, A destra del cortile, arco trionfale, pilastro sinistro.
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bene culturaledipinto, elemento d'insieme
soggettoSan Pietro
tipo schedaOA_3.00
codice univoco17 00133536
localizzazioneItalia, Basilicata, MT, MateraVia San Biagio n. 37
contenitorecappella, Cappella del Cristo Flagellato, Palazzo San Biagio (ex. Ospedale San Rocco), Via San Biagio n. 37, A destra del cortile, arco trionfale, pilastro sinistro.
datazionesecc. XVII/ XVIII fine/ inizio; 1690 (ca) - 1710 (ca) [analisi stilistica]
ambito culturaleambito lucano, esecutore(analisi stilistica)
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misurem, alt. 1.35, largh. 0.70,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiSan Pietro è rappresentato con i capelli ricciuti e grigi, un pò stempiato e con i tratti somatici marcati. Indossa un mantello giallo su una tunica verde. Egli è seduto e regge con la mano destra le chiavi e nella destra il libro del vangelo. In posizione simmetrica, dall'altra parte dell'arco trionfale, doveva esserci rappresentato San Pietro.Personaggi: San Pietro. Attributi: (San Pietro) chiavi; libro del Vangelo.
notizie storico-criticheLa "Congregazione di Cristo Flagellato", fondata nell'anno 1615 da D. Giovanni Securato (Copia dello Statuto della Confraternita), in passato era comunemente riconosciuta anche sotto il titolo di "Congregazione degli Artisti" in quanto composta da maestri artigiani (Volpe, 1978). Nel 1669 la Congregazione diventò titolare di un proprio luogo di culto che sorgeva proprio a fianco dell'Ospedale San Rocco. Nello stesso anno la Chiesa (Cappella) fu ampliata grazie all'interessamento e al contributo dell'Alfiere Giovanni Gattini che donò alla Congregazione una tela raffigurante un "Crocifisso" dipinto dal Solimeo (Gattini, pag. 1967). Nel 1749, a causa dell'eccessivo numero di detenuti nelle carceri della Regia Udienza, si decise di trasferirne la metà nei locali dell'Ospedale. In questo modo la Chiesa fu inglobata e trasformata in posto di guardia del cammino di ronda ed è rimasta tale fino al 1960, anno del trasferimento definitivo delle Carceri. Successivamente dal 1968/69, fino al 1995, la Chiesa è stata utilizzata dalla Croce Rossa Italiana come magazzino e deposito. Dalla sua ultima versione costruttiva, datata nel 1708, la chiesa si presenta a navata unica molto allungata, con la zona absidale in cui doveva essere collocato l'altare maggiore ed il presbiterio (Foti, 1996). Purtoppo non è possibile stabilire quando furono coperti e di conseguenza danneggiati i dipinti murali e i fregi che adornavano la Chiesa. La pesante scialbatura data sulle pareti ha infatti parzialmente distrutto le raffigurazione di Santi, di scene della vita di Cristo e della Madonna realizzate su commissione di devoti locali i cui nomi, in alcuni casi, sono ancora leggibili alla base delle singole raffigurazioni.
bibliografiaGattini G.( 1967)p. 203; Volpe F. P.( 1978)p. 266; Foti Cristina( 1996)p. 226
definizionedipinto
regioneBasilicata
provinciaMatera
comuneMatera
indirizzoVia San Biagio n. 37
ente schedatoreS24
ente competenteS24
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Olivieri M.; Funzionario responsabile: De Leo M. G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ De Stefano V. (2006), Referente scientifico: M.G. De Leo;
anno creazione2005
anno modifica2006
latitudine40.6679
longitudine16.6083

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