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Opera d'arte San Giovanni Evangelista di Carucci Jacopo detto Pontormo (1494/ 1557), a Firenze

L'opera d'arte San Giovanni Evangelista di Carucci Jacopo detto Pontormo (1494/ 1557), - codice 09 00293223 - 0 di Carucci Jacopo detto Pontormo (1494/ 1557), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, mezzanino, sala Strozzi
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bene culturaledipinto
soggettoSan Giovanni Evangelista
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00293223 - 0
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso)
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, mezzanino, sala Strozzi
datazionesec. XVI ; 1514 - 1514 [bibliografia]
autoreCarucci Jacopo detto Pontormo (1494/ 1557),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurealt. 75, largh. 42,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Firenze
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti sacri. Personaggi: San Giovanni Evangelista. Figure: putto alato. Abbigliamento: all'antica. Attributi: (Giovanni) aquila; libro. Oggetti: penna.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: timbro, Qualificazione: amministrativo, Identificazione: Comune di Firenze, Posizione: retro, Descrizione : giglio col numero 141,
notizie storico-criticheI pannelli qui presi in esame facevano parte del Carro della Moneta che secondo le citazioni del Vasari Pontormo dipinse "per i maestri della Zecca". Esso veniva portato in processione per la festa di San Giovanni Battista fino al 1810, anno in cui fu smembrato. Proprio all'uso frequente e all'esposizione alle intemperie si devono lo stato di deterioramento e le estese ridipinture. nel corso dei secoli il Carro, che nella sua forma originaria era stato costruito da Marco del Tasso, dovette subire degli ampliamenti e delle sostituzioni come dimostrano i pannelli raffiguranti 'scene della vita del Battista' di evidente matrice seicentesca e un pannello con putti da riferire addirittura al Settecento. Alcune tavolette con putti che giocano, quelle con i Santi Zanobi, Giovanni Evangelista, Giovanni Battista, Matteo e le due con il 'Battesimo' e la 'Visitazione', nonostante le pesanti ridipinture che ne sfigurano completamente l'oroginario valore pittorico, denotano la sottile sensibilita' pontormesca. Il Clapp riferisce i dipinti al 1515, la critica successiva al 1514, basandosi sull'analisi di disegni preparatori e sulla sequenzaq delle opere del Pontormo secondo la progressione datane dal Vasari. Datare un' opera tanto ridipinta ad annum, in mancanza di una documentazione, ci sembra quantomeno un po' azzardato; si tratta comunque di dipinti che evidenziano le tangenze stilistiche con le altre prove pontormesche giovanili, nelle quali l'artista si mostra ancora legato alla cultura figurativa precedente. Nella tavola alcuni studiosi vedono una ripresa della scultura donatelliana, in particolare si nota un'ispirazione dall'Abramo e Isacco oggi al Museo dell'Opera.
bibliografiaBerti L.( 1973)pp. 88-89
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Romagnoli G.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Reggioli C./ Orfanello T. (1998); Aggiornamento-revisione: Reggioli C. (1998), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Orfanello T. (1999),
anno creazione1988
anno modifica1998; 1999; 2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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