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Opera d'arte sacrificio di Abramo di Ferretti Giovanni Domenico (1692/ 1768), a Firenze

L'opera d'arte sacrificio di Abramo di Ferretti Giovanni Domenico (1692/ 1768), - codice 09 00187164 di Ferretti Giovanni Domenico (1692/ 1768), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in Ubicazione sconosciuta, NR (recupero pregresso)
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettosacrificio di Abramo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00187164
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso)
contenitoreUbicazione sconosciuta, NR (recupero pregresso)
datazionesec. XVIII ; 1735 - 1740 [analisi stilistica]
autoreFerretti Giovanni Domenico (1692/ 1768),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 61, largh. 90,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Abramo; Isacco. Fenomeni naturali: nuvole. Attributi: (Abramo) coltello.
notizie storico-criticheIl dipinto figura nelle Gallerie fiorentine dal 1881; proviene dal Monastero dei Cassinensi della Badia di Firenze soppresso nel 1866. Fu dato in deposito a Villa Cisterna, residenza del Duca di Spoleto, l'8 Aprile del 1941, da dove risulta mancante dal 5 dicembre del 1944 distrutto o forse esportato dei tedeschi. Il quadro è illustrato ma non commentato nello studio monografico sul Ferretti di E.Maser (1968). Il dipinto, di notevole sensibilità pittorica, si può avvicinare stilisticamente all'affresco con l'omonimo soggetto in una lunetta di S. Domenico al Maglio. In entrambi i dipinti si ritrovano le stesse forme massicce nelle figure di Abramo e Isacco, la stessa estrema prospettiva delle figure in primo piano che ci immettono all'interno della rappresentazione e lo stesso incisivo modellato delle vesti. La vigorosa figura dell'angelo tipicamente ferrettiano, dalle grandi alispiegate e dal corpo muscoloso, che compare per la prima volta negli affreschi della Badia Fiorentina datati tra il 1733 e il 1734, indica con pochi gesti eloquenti il suo volere in ambedue accentuati sono i gesti di Abramo, che colto di sorpresa guarda stupito l'angelo. In questo dipito si ritrovano le fisionomie, i gesti le espressioni che caratterizzano l'opera matura dell'artista e che si evidenziano oltre che negli affreschi al Maglio, documentati al 1737, nella tela con Mosè e il serpente di bronzo di Londra, firmata e datata dall'artista nel 1736. Questi riscontri ci fanno collocare il dipinto ngli anni fra il 1735 e il 1740.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
bibliografiaBerti L.( 1950)V. I, p. 108, nota 2; Maser E. A.( 1968)p. 79, n. 71
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS17
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Barni C.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Caccialupi E. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Caccialupi E. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1985
anno modifica2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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