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Opera d'arte ritratto di Nicola Colocci di Kirchmayr Lorenzo (1869/ 1933), a Jesi

L'opera d'arte ritratto di Nicola Colocci di Kirchmayr Lorenzo (1869/ 1933), - codice 11 00209485 di Kirchmayr Lorenzo (1869/ 1933), si trova nel comune di Jesi nella provincia di Ancona sita in palazzo, Palazzo A. Colocci, p.zza Colocci, 8, Museo Colocci, salotto rosso, parete destra
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoritratto di Nicola Colocci
tipo schedaOA_3.00
codice univoco11 00209485
localizzazioneItalia, Marche, AN, Jesip.zza Colocci, 8
contenitorepalazzo, Palazzo A. Colocci, p.zza Colocci, 8, Museo Colocci, salotto rosso, parete destra
datazionesec. XX ; 1916 - 1916 [data]
autoreKirchmayr Lorenzo (1869/ 1933),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 126, largh. 95,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Jesi
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Nicola Colocci. Abbigliamento: giacca bordata da ricamo floreale; pantaloni alla zuava; camicia bianca di pizzo; parrucca. Mobilia: sedia. Araldica: stemma famiglia Colocci.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: Colocci, Posizione: in alto, a destra, Descrizione : scudo accartocciato sormontato da corona marchionale; campo: di rosso alla banda d'argento accompagnato da due rose dello stesso,
notizie storico-criticheIl dipinto fa parte della serie di 14 ritratti commissionati da Adriano Colocci al pittore piemontese Lorenzo Kirchmayr, per la maggior parte copie di quadri più antichi rovinati o desunti da vecchi dagherrotipi o da recenti fotografie. Così Adriano voleva dare una testimonianza e allo stesso tempo un'idea di unità della sua famiglia. Il pittore che, avendo realizzato alcuni ritratti per la corte sabauda, si era assunto il titolo di pittore di corte, rivela una certa abilità tecnica disegnativa, evidente soprattutto nella resa minuziosa dei dettagli, con, a tratti, la volontà di rendere i personaggi anche in chiave psicologica. Il ritratto raffigura Nicola o Nicolò Colocci (1734-1790), figlio di Adriano e Vittoria Dolfin; nel 1763 sposò Laura Ghellini, che fuggì dal marito dopo solo tre mesi di matrimonio, tale fu lo sconforto che ne seguì che Nicolò cedette i diritti di maggiorascato al fratello Antonio. Uomo di grande cultura fu Cameriere Segreto di Cappa e Spada di Pio VI, Clemente XIII e Clemente XIV, Accademico di S. Luca nel 1775, marchese del Sacro Romano Impero nel 1787, membro dell'Accademia jesina dei Disposti. Il dipinto è una puntuale ripresa di uno più antico che si trovava nella villa dell'Ajamurata dove Nicolò si era rifugiato in seguito allo scandalo.
committenzaColocci Adriano (1916)
bibliografiaMozzoni L.( 1989)pp. 48-49; Museo Colocci( 1995)p. 27
definizionedipinto
regioneMarche
provinciaAncona
comuneJesi
indirizzop.zza Colocci, 8
ente schedatoreS70
ente competenteS70
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Vitali R.; Funzionario responsabile: Caldari C.; Trascrizione per informatizzazione: Vitali R. (2003); Aggiornamento-revisione: Battista L. (2003), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Vitali R. (2006), Referente sc
anno creazione2003
anno modifica2003; 2006
latitudine43.523371
longitudine13.244497

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