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Opera d'arte ritratto di Masaccio di Gori Lamberto Cristiano (1730/ 1801), a Firenze

L'opera d'arte ritratto di Masaccio di Gori Lamberto Cristiano (1730/ 1801), - codice 09 00224523 di Gori Lamberto Cristiano (1730/ 1801), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti e Giardino di Boboli, P.zza Pitti, 1, Museo degli Argenti
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoritratto di Masaccio
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00224523
localizzazioneITALIA, Toscana, FI, FirenzeP.zza Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti e Giardino di Boboli, P.zza Pitti, 1, Museo degli Argenti
datazionesec. XVIII ultimo quarto; 1775 - 1799 [analisi stilistica]
autoreGori Lamberto Cristiano (1730/ 1801),
materia tecnicascagliola/ pittura
misurecm, alt. 99, largh. 64,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiDipinto in scagliola raffigurante il ritratto a mezzo busto di Masaccio, su fondo verde gruigio, in una cornice ovale poggiante su un piedistallo. Fondo marrone chiaro marmorizzato.Soggetti profani. Ritratti: Masaccio.
notizie storico-criticheIl dipinto, realizzato nell'ultimo quarto del secolo XVIII per il Granduca di Toscana, è firmato da Lamberto Gori; si ispira al ritratto di Masaccio disegnato da Ignazio Hugford per la "Serie degli Uomini Illustri in Pittura, Scultura e Architettura" (Firenze 1769-76, tomo II, p. 37) tratto da quello che nel Settcento era creduto il suo autoritratto su tegolo (1890/1485) e venduto dallo stesso Ignazio Hugford alla Regia Galleria nel 1771. Le fonti testimoniano l'esistenza, dopo la metà del Settcento, di disverse versioni molto simili di questo dipinto: nel 1770 Thomas Patch pubblicò una monografia del pittore con alcuni brani degli affreschi del Carmine fra le quali inserì anche il presunto autoritratto di Masaccio, molto simile a quello degli Uffizi. Nella stessa occasione il pittore inglese segnalò l'esistenza di un'altra versione dello stesso dipinto presso il marchese Gerini. Queste opere, la cui paternità è stata in seguito più volte messa in dubbio, rivelano l'interesse che il maestro del primo rinascimento fiorentino suscitava fra gli artisti e gli appassionati locali che si stavano muovendo verso il recupero dell'arte del Medioevo. Per ulteriori informazioni cfr. le schede dei nn. 112 e 115.
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza Pitti, 1
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Scaravella E.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Morena F. (2006), Referente scientifico: De Luca F.;
anno creazione1989
anno modifica2006

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