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Opera d'arte ritratto di Jean de Montfort di Van Dyck Antonie (1599/ 1641), a Firenze

L'opera d'arte ritratto di Jean de Montfort di Van Dyck Antonie (1599/ 1641), - codice 09 00129518 di Van Dyck Antonie (1599/ 1641), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, sala 55 Pittori fiamminghi XVII secolo
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bene culturaledipinto
soggettoritratto di Jean de Montfort
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00129518
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzepiazzale degli Uffizi
contenitorepalazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, sala 55 Pittori fiamminghi XVII secolo
datazionesec. XVII ; 1628 (ca) - 1628 (ca) [analisi stilistica; bibliografia]
autoreVan Dyck Antonie (1599/ 1641),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 122, largh. 89,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Ritratti: ritratto di Jean de Montfort.
notizie storico-criticheInv. 1704, n. 1854; inv. 1753, n. 388; inv. 1769, n. 646. Posto nella Tribuna degli Uffizi nel 1794, oggi nella Sala 55 dedicata ai Pittori fiamminghi del XVII secolo. Si conoscono notizie di Jean de Montfort, incisore di medaglie, consigliere e maestro della zecca della corte di Bruxelles, dal 1596 al 1649. E' autore del leone di bronzo sulla tomba del duca Giovanni II di Brabante nella cattedrale di S. Michele di Bruxelles, firmato e datato 1610, e delle medaglie commemorative in onore di Carlo Alessandro di Croy, di Filippo III e Filippo IV e dell'infante Isabella Clara Eugenia di Spagna. Il ritratto di van Dyck risale al 1628 circa, cioè nel secondo periodo anversese, poco dopo il ritorno dell'artista dall'Italia. Già lo Smith l'aveva riconosciuto come una replica ingrandita del ritratto di Jean de Montfort del Kunsthistorisches Museum di Vienna e il Gluck ne segnala una copia più piccola nella Pinacoteca Nazionale di Parma. Il dipinto di Firenze, di buona qualità, ha avuto una grande notorietà ed è stato esposto prima nelle sale dei dipinti fiamminghi, e nel 1794 nella Tribuna degli Uffizi. C. N. Cochin lo definì "ammirevole, aderente molto al reale e di bella cromia". Stupisce di più il giudizio di Taine: "In un angolo, un grosso cavaliere di van Dyck tutto in nero, con una grande lattuga, sembra calato nella vita e nelle sue membra in maniera curiosa prima per l'abitudine ad un abbondante nutrimento e poi per il possesso incontrastato dell'autorità e del grado".
bibliografiaRubens pittura( 1977)p. 120, n. 35
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzopiazzale degli Uffizi
rapportoRAPPORTO OPERA FINALE/ORIGINALE: Stadio opera: replica con varianti, Collocazione opera finale/originale: Austria/ Vienna/ Kunsthistorisches Museum,
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bodart D.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Caldini R. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Caldini R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); D'Andrea G. (2015), Re
anno creazione1979
anno modifica2006; 2015
latitudine43.768826
longitudine11.255744

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