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Opera d'arte ritratto di Guidobaldo II della Rovere di Allori Agnolo detto Bronzino (1503/ 1572), a Firenze

L'opera d'arte ritratto di Guidobaldo II della Rovere di Allori Agnolo detto Bronzino (1503/ 1572), - codice 09 00021941 di Allori Agnolo detto Bronzino (1503/ 1572), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, piazza Pitti, 1, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, sala di Giove
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoritratto di Guidobaldo II della Rovere
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00021941
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzepiazza Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, piazza Pitti, 1, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, sala di Giove
datazionesec. XVI ; 1531 - 1532 [documentazione]
autoreAllori Agnolo detto Bronzino (1503/ 1572),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurealt. 114, largh. 86,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti profani. Ritratti. Personaggi: Guidobaldo Della Rovere; mezza figura; di tre quarti a sinistra. Abbigliamento: armatura ageminata. Oggetti: elmo; tavolo; pugnale; spada; tendaggio. Animali: cane.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: bollo, Qualificazione: amministrativo, Identificazione: a tergo, sulla tavola, Posizione: NR (recupero pregresso), Descrizione : NR (recupero pregresso),
notizie storico-criticheIl Vasari nella vita del Pontormo ricorda un ritratto d'Ippolito de' Medici con "un cane così proprio e naturale che pare vivissimo". In base a tale concordanza iconografica quest'opera è stata a lungo ritenuta il ritratto di Ippolito de' Medici dipinto dal Pontormo. In antico l'inventario del 1638 l'attribuiva al Barocci. Fu Justi ad assegnarlo al Bronzino e a riconoscere nella persona ritratta Guidobaldo Della Rovere. Tale identificazione appare avvalorata dalla sigla D.G.B. (duca Guido Baldo) che si legge sul retro della tavola e dell'armatura di fattura lombarda per attendere l'arrivo della quale, dice il Vasari, l'artista dovette prolungare il soggiorno a Pesaro. Questa attribuzione è stata poi concordemente accolta da tutta la critica. Sull'elmo è stata aggiunta più tardi una scritta in greco, probabilmente un motto, interpretabile come: sarà certamente secondo ciò che mi sono proposto". La critica recente è propensa a ritenere originale anche il motto scritto in greco di Guidobaldo. Inoltre anche le iniziali D.G.B. confermano l'identità con il personaggio che è stato ritratto all'età di diciotto anni come conferma l'altra iscrizione dul bordo del tavolo.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Marche, PU, Urbino; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
altre attribuzioniZuccari, Federico
committenzaDella Rovere Guidobaldo I (1631/ 1632)
bibliografiaVasari G.( 1878-1885)V. VI, pp. 273-276, V. VII, pp. 594-595; Borghini R.( 1730); Voss H.( 1924)p. 208; Goldschmidt F.( 1911)p. 31; Schulze H.( 1911)p. XII; Alazard J.( 1924)pp. 227-229; Mc Comb A.( 1928)p. 57; Becherucci L.( 1944)p. 43; Smyth C. H.( 1949
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzopiazza Pitti, 1
ente schedatoreS17
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Boschi B; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Boschi B. (1987); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Cialdai S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1987
anno modifica2006
latitudine43.765656
longitudine11.249350

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