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Opera d'arte ritratto di Guidantonio Vespucci a Jesi

L'opera d'arte ritratto di Guidantonio Vespucci - codice 11 00209457 si trova nel comune di Jesi nella provincia di Ancona sita in palazzo, Palazzo A. Colocci, p.zza Colocci, 8, Museo Colocci, salotto rosso, parete sinistra
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bene culturaledipinto
soggettoritratto di Guidantonio Vespucci
tipo schedaOA_3.00
codice univoco11 00209457
localizzazioneItalia, Marche, AN, Jesip.zza Colocci, 8
contenitorepalazzo, Palazzo A. Colocci, p.zza Colocci, 8, Museo Colocci, salotto rosso, parete sinistra
datazionesec. XVIII ultimo quarto; 1775 - 1799 [analisi stilistica]
ambito culturaleambito toscano(analisi stilistica)
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 98, largh. 73,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Jesi
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Giordano Antonio Vespucci. Abbigliamento: giacca di velluto rosso con gallonatura ricamata; parrucca. Oggetti: libro; calamaio; tenda; orologio. Mobilia: tavolo. Interno.
notizie storico-criticheLa parte relativa ai Vespucci nella galleria dei ritratti risulta alquanto "costruita" in quanto, voluta da Adriano Colocci per ratificare la legittimità ereditaria con quella famiglia - legata ai Colocci per via matrimoniale avendo Antonio sposato nel 1853 Enrichetta ultima discendente dei Vespucci - egli non esita ad identificare come antenati anche personaggi che con quel casato non hanno nulla a che fare. Il dipinto in esame raffigura Guidantonio Vespucci, secondo quanto riporta l'iscrizione, nato il 30 ottobre 1611; in realtà tale identificazione è contraddetta dall'abbigliamento del personaggio con giacca di velluto rosso ornata da una gallonatura ricamata che segue gli orli e ancor più dall'acconciatura con boccoli sopra le orecchie spolverati di cipria bionda che vanno riferiti almeno al 1780. E' probabile che al momento di riconoscere l'antenato Adriano abbia fatto confusione, d'altra parte si nota una ridipintura che riguarda tutta la parte inferiore del quadro proprio dove compare l'iscrizione. Di fattura non troppo modesta, soprattutto nella resa di certi dettagli - orologio, calamaio - il dipinto potrebbe essere di ambito toscano, a Firenze Adriano era infatti comproprietario, insieme al fratello della prima moglie Clotilde Morozzi, di un negozio di antiquariato. E' interessante notare che Adriano Colocci per i discendenti Vespucci non si affida ad un pittore come il Kirchmayr, che firmava le sue tele, come aveva fatto per gli antenati Colocci, preferendo invece avvalersi spesso di "croste", vale a dire di quadri di poco pregio, ad imitazione dell'antico, dove lui poteva facilmente apporre iscrizioni.
committenzaColocci Adriano (sec. XX/ primo quarto)
bibliografiaMozzoni L.( 1989)pp. 25-26, 98-99; Progetto valorizzazione( s.d)p. 135
definizionedipinto
regioneMarche
provinciaAncona
comuneJesi
indirizzop.zza Colocci, 8
ente schedatoreS70
ente competenteS70
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Vitali R.; Funzionario responsabile: Caldari C.; Trascrizione per informatizzazione: Vitali R. (2003); Aggiornamento-revisione: Battista L. (2003), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Vitali R. (2006), Referente sc
anno creazione2003
anno modifica2003; 2006
latitudine43.523371
longitudine13.244497

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