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Opera d'arte ritratto di Goffredo di Charny di Pratesi (notizie 1845), a Agliè

L'opera d'arte ritratto di Goffredo di Charny di Pratesi (notizie 1845), - codice 01 00204104 di Pratesi (notizie 1845), si trova nel comune di Agliè nella provincia di Torino sita in castello, museo, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Secondo piano nobile: locale deposito, griglie
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, ciclo
soggettoritratto di Goffredo di Charny
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00204104
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, AglièNR (recupero pregresso)
contenitorecastello, museo, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Secondo piano nobile: locale deposito, griglie
datazionesec. XIX secondo quarto; 1842 - 1849 [analisi stilistica]
autorePratesi (notizie 1845),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 68, largh. 50,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiDipinto entro cornice lignea intagliata, dorata, da cui pende cartiglio entro cornicetta dorata con iscrizione a penna sul lato anteriore "Gioffredo di Carni Sire/ di Siry/ 432" e sul retro a matita "55./3". Ritrae Goffredo di CharnY a mezzo busto, leggermente di tre quarti, con sfondo a tendone di colore verde. Nella parte inferiore del dipinto fascia chiara priva di iscrizioni.Personaggi: Goffredo di Charny.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: emblema, Qualificazione: cavalleresco, Identificazione: collare dell'Ordine Supremo della SS. Annunziata, Posizione: indossato dal personaggio ritratto, Descrizione : collare composto da catena con motto FERT e pendente con l'immagine della SS. Annunziata,
notizie storico-criticheIl dipinto appartiene alla serie di settantadue tele raffiguranti Cavalieri dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata commissionate dalla regina Maria Cristina, vedova di Carlo Felice, per la Galleria della Chiesa del Castello di Agliè. Il ciclo fu inaugurato dal ritratto del "governatore di Torino Sallier de La Tour, il comandante delle truppe nel 1821, e ministro degli esteri di Carlo Felice, dipinto nel 1841 dal Capisani (bozzetto a Racconigi)" (cfr. E. Castelnuovo-M. Rosci, a cura di, "Cultura figurativa e architettonica negli stati del Re di Sardegna 1773-1861", catalogo della mostra, Torino 1980, v. I p. 396 di Marco Rosci). Al dipinto di grandi dimensioni (cm. 176 x 108) furono accostati, come pendant, il ritratto di Guglielmo di Grandson (226 x 158 cm.) realizzato da Francesco Sampietro e poi il gruppo di tele più piccole (cm. 70 x 50 circa). La scelta tematica della serie s'inserisce nel filone programmatico di esaltazione dinastica condiviso dal nuovo sovrano Carlo Alberto, promotore di progetti analoghi a decorazione della Galleria del Daniele e della Sala del Caffè di Palazzo Reale a Torino, distinguendosi però nella scelta degli artisti coinvolti. La regina infatti, in autonomia dalla sfera ufficiale, predilesse giovani pittori degli stati sardi e vincitori del pensionato a Roma come Angelo Capisani, Gaetano Gallino, Michelangelo Pittatore, Carlo Frigiolini, Francesco Sampietro e Francesco Cusa. Il dipinto è attribuito nell'inventario del 1984 a Pratesi, pittore di cui non si conoscono dati anagrafici precisi, autore di altri ritratti della serie. Dalla ricerca d'archivio nel fondo" Casa di Maria Cristina, Carte varie" sono emersi un "Preventivo per l'anno 1845 delle commissioni di Belle Arti commesse a diversi artisti di Roma da Sua Maestà la Regina M. Cristina di Borbone" firmato da Luigi Canina il 7 gennaio 1845 (m. 42 fasc. 2) ed un "Consuntivo per l'anno 1846 delle commissioni di belle arti concesse in Roma da S.M. Maria Cristina Regina vedova di Sardegna", in cui sono annotati gli incarichi al pittore per l'esecuzione di alcuni ritratti di soggetto imprecisato. Il primo indica, in uno schema riassuntivo, "Sig. Pratesi pittore. Qualità delle opere: N. 8 ritratti. Termine delle opere: 1845. Prezzo convenuto in scudi: 144. Pagamenti a tutto l'anno 1844: 36. Pagamenti a farsi nell'anno 1845: 108. Totale dei pagamenti a tutto il 1845: 144" ed il secondo "4 novembre Per i rimanenti dei ritratti assegnati al Sig.r Pratesi £. 108" (m. 39, fasc. 17 Belle Arti in Roma). Un terzo documento, "Indicazione delle somme pagate in compimento del Consuntivo dell'anno 1846 per le commissioni di belle arti" stesa da Luigi Canina a Roma il 1 dicembre 1847 (m. 40bis fasc. 30), riferisce però che il 26 Giugno 1847 furono pagati 108 scudi "per i sei ritratti dei primi Cavalieri della SS.ma Nunziata assegnati al Sig. Pratesi" ma eseguiti dai "Sig.ri Pittatore e Fregiolini". Resta dunque aperta la possibilità che sei ritratti in un primo tempo commissionati a Pratesi siano stati in realtà dipinti, per ragioni al momento ignote, da Michelangelo Pittatore e Carlo Frigiolini.La tela ritrae Goffredo di Charny, Signore di Liry e di Montfort investito da Amedeo VIII negli anni 1414-1430.
committenzaBorbone Maria Cristina di, regina
bibliografiaCastelnuovo E./ Rosci M.( 1980)v. I, p. 396 di Rosci M.; Michelangelo Pittatore( 1983)pp. 7-9 di Varallo F.
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneAgliè
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Traversi P.; Funzionario responsabile: Ragusa E.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2002
anno modifica2006
latitudine45.366166
longitudine7.775800

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