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Opera d'arte ritratto di Giuseppe Antonio Maurizio Dalmazzone di Parodi Giovanni Battista (notizie 1741-1756), a Torino

L'opera d'arte ritratto di Giuseppe Antonio Maurizio Dalmazzone di Parodi Giovanni Battista (notizie 1741-1756), - codice 01 00025253 di Parodi Giovanni Battista (notizie 1741-1756), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalebusto, opera isolata
soggettoritratto di Giuseppe Antonio Maurizio Dalmazzone
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00025253
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, Torino
datazionesec. XVIII metà; 1746 (post) - 1746 (ante) [analisi stilistica; bibliografia fonte archivistica]
autoreParodi Giovanni Battista (notizie 1741-1756),
materia tecnicamarmo/ scultura/ trapanatura
misurealt. 60, largh. 60, prof. 23,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico non territoriale
dati analiticiIl personaggio è rappresentato frontalmente, a mezzo busto, con il capo lievemente rivolto verso sinistra. Porta una parrucca con scriminatura centrale e boccoli morbidi che discendono sino dietro le spalle; fronte scoperta. Indossa una marsina aperta che lascia intravedere, al di sotto. la sottomarsina abbottonata, camicia e cravatta, varimente pieghettata. Sulla spalla destra è appoggiato un drappo che circonda la parte inferiore del busto, in corrispondenza delle braccia, appena accennate. La scultura poggia su un basamento a colonnetta con cornice superiore modinata. Esso è collocato su una mensola ornata da elemento a voluta nella parte superiore e da foglia di acanto stilizzata nella porzione inferiore. Al di sotto di essa è collocata la lapide commemorativa,.Soggetti profani. Ritratti. Personaggi: Giuseppe Antonio Maurizio Dalmazzone. Abbigliamento. Oggetti: drappo.
notizie storico-criticheGiuseppe Antonio Maurizio Dalmazzone, conte di Belvedere, nacque nel 1684 da famiglia originaria di Biella. Sposò, in prime nozze, nella chiesa di S. Maria di Piazza di Torino, Innocenza Maddalena, figlia del conte Lorenzo Rombelli, morta ventiquattrenne a Torino il 29 agosto 1724, e in seconde nozze Teresa Cavalleri, morta sessantenne l'8 giugno 1740. Testò l'8 maggio 1740 lasciando il feudo a suo cognato, commendatore Emanuele Ignazio Giannazzo di Pamparato e le sue sostanze al Regio Ospizio di Carità di Torino. Morì il 7 luglio 1740, cfr. G. Claretta, I marmi scritti della città di Torino e de'suoi sobborghi, Torino, 1899, p. 416; Biblioteca Reale, datt. A. Manno, Il patriziato subalpino, sec. XX,, vol. 9. Il busto che lo raffigura, commissionato dalla Congregazione di Carità allo scultore Giovanni Battista Parodi, venne pagato nel mese di marzo del 1746. Originariamente collocato nell'antica sede del Regio Ospizio di Carità in contrada di Po, fu trasportato nella sede attuale, unitamente a lapide e stemma relativi, durante gli ultimi giorni di luglio dell'anno 1888, ad opera dello scultore Arturo Rossi (notizie dal 1878 al 1910).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Piemonte, TO, Torino
bibliografiaClaretta G.( 1899)p. 416
definizionebusto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
ente schedatoreR01
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bertorello G.Compilatore scheda: Dellarocca A.Compilatore scheda: Filippi P.Compilatore scheda: Lenzi F.Compilatore scheda: Mariotti G.Compilatore scheda: Pianarosa P.Compilatore scheda: Romei G.Compilatore scheda: Saretto E.; Funziona
anno creazione1979
anno modifica2006

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