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Opera d'arte ritratto di Giovanni Pietro Arborio Biamino Caresana a Vercelli

L'opera d'arte ritratto di Giovanni Pietro Arborio Biamino Caresana - codice 01 00034653 si trova nel comune di Vercelli, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoritratto di Giovanni Pietro Arborio Biamino Caresana
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00034653
localizzazioneItalia, Piemonte, VC, Vercelli
datazionesec. XIX inizio; 1802 (post) - 1810 (ante) [fonte archivistica; bibliografia analisi stilistica]
ambito culturaleambito piemontese(analisi stilistica; contesto)
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 85.5, largh. 66.5,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiIl ritratto del benefattore è risolto in modo alquanto sommario. Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, di lieve tre quarti. Scarsamente leggibile, il volto presenta zone di pesante ombreggiatura (frutto di probabili ritocchi successivi) e sono evidenziate le folte sopracciglia. Porta una parrucca con scriminatura centrale e boccoli sopra le orecchie. Indossa una marsina di colore marrone con passamaneria di colore rosso, aperta per far vedere la sottomarsina e la camicia con jabot. Sfondo neutro di colore scuro. Nella parte inferiore della tela fascia dipinta uniformemente con iscrizione commemorativa dipinta su due righe. La tela è collocata entro una cornice in legno intagliato e dorato.Soggetti profani. Ritratti. Personaggi: Giovanni Pietro Arborio Biamino Caresana. Abbigliamento. Interno.
notizie storico-criticheDagli Ordinati risulta che il benefattore ricoprì varie cariche all'interno dell'Ospizio: nel 1759 è eletto tra i direttori; nel 1761 è rettore. Fu "fabbriciere" nel 1769; venne eletto Regolatore di governo nel 1770, 1772, 1776, 1779. Nel suo testamento del 6 luglio 1801, rogato Stroppa, lasciava infine all'Ospizio i capitali tassi di L. 52.100 che aveva sopra i comuni di Vercelli, Arborio, Quinto, Caresana Blot, Bolgaro e Casalino. Il conte beneficò anche l'Ospedale Maggiore di Vercelli che, al pari dell'Ospizio, fece eseguire un suo ritratto. Non documentato, il dipinto rivela analogie nell'impostazione e nello stile con il ritratto di G. Villa, affidato dall'Ospizio al pittore Rossetti nel 1804 (cfr. scheda cartacea).
bibliografiaFaccio G. B.( 1957)p. 41
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaVercelli
comuneVercelli
ente schedatoreR01
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Pivotto P.Compilatore scheda: Berardi L.; Funzionario responsabile: Astrua P.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Facchin L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Facchin L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pre
anno creazione1984
anno modifica2006

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