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Opera d'arte ritratto di Giovanni dalle Bande Nere a Firenze

L'opera d'arte ritratto di Giovanni dalle Bande Nere - codice 09 00157839 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti e Giardino di Boboli, P.zza Pitti, 1, Museo degli Argenti, Mezzanino, sala delle gemme.
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalecammeo
soggettoritratto di Giovanni dalle Bande Nere
tipo schedaOA_2.00
codice univoco09 00157839
localizzazioneItalia, FI, FirenzeP.zza Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti e Giardino di Boboli, P.zza Pitti, 1, Museo degli Argenti, Mezzanino, sala delle gemme.
datazionesec. XVI metà; 1540 - 1560 [analisi stilistica]
ambito culturalebottega italiana(analisi stilistica)
materia tecnicaagata/ incisioneoro
misuremm, alt. 27, largh. 21,
condizione giuridicaproprietà Stato
dati analiticiMontatura in filo d'oro con due maglie circolari saldate alle estremità verticali.Ritratti: busto di Giovanni dalle Bande Nere di profilo verso sinistra. Abbigliamento: clamide.
notizie storico-criticheIl cammeo è stato rintracciato fino all'inventario redatto da Sebastiano Bianchi prima del 1736, dove il personaggio raffigurato è detto "Uno dei figli di Cosimo I, con panneggiamento lavorato all'antica" (BdU, ms. 83, tav. XXVI, n. 26). Nel 1796 la pietra fu inclusa da Tommaso Puccini nella vasta campagna di riproduzione, mediante matrici in vetro, dei pezzi più preziosi della raccolta granducale, per uno scambio di impronte con il Cabinet des Antiques di Parigi. Nonostante l'elogio del cammeo fatto dallo stesso Puccini nella "Descrizione delle gemme pietre e paste più cospicue che in opera di Rilievo e di Cavo antica e moderna si conservano nella Dattilioteca della R. Galleria di Firenze" da lui compilata nel 1799 (BdU, ms. 47), l'antiquario granducale tralasciò ogni indicazione sulla identità dell'effigiato, i cui lineamenti mostrano delle interessanti analogie con quelli di Giovanni dalle Bande Nere, padre di Cosimo I, ritratto da Enea Vico in una incisione del 1550 (K. LANGEDIJK, "The Portraits of the Medici, 15th-18th Centuries", 3 voll., Firenze 1981-1987, II, 1983, pp. 1032-1033, n. 56.14), derivante da una medaglia dello scultore Danese Cattaneo. Di un cammeo in agata,"pulcherrimo exscalptum", con il profilo di Giovanni Dalle Bande Nere tra i cimeli del tesoro mediceo, parla molto dettagliatamente l'erudito Anton Francesco Gori nella sua "Storia Glittografica" del 1767 (p. CXLIII), in cui attribuisce l'opera, da riconoscere presumibilmente nell'esemplare qui analizzato, all'incisore di gemme e medaglista Domenico di Polo, al servizio di Cosimo fin dal 1537. Non è comunque da escludere una realizzazione del pezzo al di fuori dell'ambiente fiorentino, visto che i documenti ci informano di diverse commissioni affidate da Cosimo ad artisti operanti in altri centri italiani per alcuni ritratti di piccole dimensioni del padre, tra i quali uno in lamina d'oro lavorata a rilievo e riportata sopra un fondo di cristallo nero (M. MCCRORY," Immutable Images: Glyptic Portraits at the Medici Court in Sixteenth-century Florence", in "The Image of the Individual. Portraits in the Renaissance", a cura di N. Mann e L. Syson, London 1998, p. 42 e p. 200 nota 13).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Italia, FI, Firenze
bibliografiaMuseo argenti( 1967)p. 180, n. 942; Gennaioli R.( 2007)p. 261, n. 248
definizionecammeo
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza Pitti, 1
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: McCrory M.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: Gennaioli R. (2007); Aggiornamento-revisione: Gennaioli R. (2007);
anno creazione1979
anno modifica2007
latitudine43.765656
longitudine11.249350

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