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Opera d'arte ritratto di Giovan Carlo Vespucci a Jesi

L'opera d'arte ritratto di Giovan Carlo Vespucci - codice 11 00209517 si trova nel comune di Jesi nella provincia di Ancona sita in palazzo, Palazzo A. Colocci, p.zza Colocci, 8, Museo Colocci, salotto rosso, parete d'ingresso
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bene culturaledipinto
soggettoritratto di Giovan Carlo Vespucci
tipo schedaOA_3.00
codice univoco11 00209517
localizzazioneItalia, Marche, AN, Jesip.zza Colocci, 8
contenitorepalazzo, Palazzo A. Colocci, p.zza Colocci, 8, Museo Colocci, salotto rosso, parete d'ingresso
datazionesec. XVIII fine; 1790 - 1799 [bibliografia]
ambito culturaleambito Italia centrale(analisi stilistica)
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 158, largh. 103,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Jesi
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Giovan Carlo Vespucci. Abbigliamento: giacca di velluto; gilet ricamato; camicia con frappe. Oggetti: lettera; calamaio; libri; tenda. Mobilia: tavolo; poltrona; libreria. Interno.
notizie storico-criticheLa parte relativa ai Vespucci nella galleria dei ritratti risulta alquanto "costruita" in quanto, voluta da Adriano Colocci per ratificare la legittimità ereditaria con quella famiglia - legata ai Colocci per via matrimoniale avendo Antonio sposato nel 1853 Enrichetta ultima discendente dei Vespucci - egli non esita ad identificare come antenati anche personaggi che con quel casato non hanno nulla a che fare. E' interessante notare che Adriano Colocci per i discendenti Vespucci non si affida ad un pittore come il Kirchmayr, che firmava le sue tele, come aveva fatto per gli antenati Colocci, preferendo invece avvalersi spesso di "croste", vale a dire di quadri di poco pregio, ad imitazione dell'antico, dove lui poteva facilmente apporre iscrizioni. Va inoltre ricordato che a Firenze Adriano era comproprietario, insieme al fratello della prima moglie Clotilde Morozzi, di un negozio di antiquariato ed è forse da quest'ambito toscano che proviene anche il dipinto in esame. Il ritratto raffigura Giovan Carlo Vespucci (1665-1712) padre di Amerigo e di Simone, la cui effige è tramandata in un altro ritratto della quadreria Colocci (cfr. scheda NCTN 1100209489). In questo caso la ricostruzione filologica del dipinto risulta ancor più fittizia che nel resto del gruppo dei ritratti Vespucci, la data 1702, infatti, è in contrasto con la presenza nella libreria di un Robinson Crusoe che fu pubblicato per la prima volta nel 1719. Anche l'arredamento e la foggia dell'abito indossato dal personaggio datano il dipinto almeno alla fine del XVIII secolo.
committenzaColocci Adriano (sec. XX/ primo quarto)
bibliografiaMozzoni L.( 1989)pp. 25-26, 100-101; Museo Colocci( 1995)p. 28; Progetto valorizzazione( s.d)p. 135
definizionedipinto
regioneMarche
provinciaAncona
comuneJesi
indirizzop.zza Colocci, 8
ente schedatoreS70
ente competenteS70
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Vitali R.; Funzionario responsabile: Caldari C.; Trascrizione per informatizzazione: Vitali R. (2003); Aggiornamento-revisione: Battista L. (2003), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Vitali R. (2006), Referente sc
anno creazione2003
anno modifica2003; 2006
latitudine43.523371
longitudine13.244497

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