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Opera d'arte ritratto di Ferdinando Avogadro a Torino

L'opera d'arte ritratto di Ferdinando Avogadro - codice 01 00025374 si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalebusto, opera isolata
soggettoritratto di Ferdinando Avogadro
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00025374
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, Torino
datazionesec. XIX metà; 1851 (post) - 1851 (ante) [iscrizione; bibliografia fonte archivistica]
ambito culturalebottega piemontese(analisi stilistica)
materia tecnicamarmo/ incisione/ pittura/ scultura/ doratura
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiIl personaggio è rappresentato frontalmente. I capelli sono corti, con la riga da una parte; i favoriti incorniciano il volto. Indossa una divisa militare costituita da una giubba a doppio petto, alto collo decorato in rilievo, spalline con frange. Sul petto è appuntata la placca di Cavaliere dell'ordine dinastico dei SS. Maurizio e Lazzaro. Il busto è interamente dorato; poggia su un sostegno a colonnetta collocato su una base a sezione quadrata. La scultura è collocata entro una nicchia.Soggetti profani. Ritratti. Personaggi: Ferdinando Avogadro. Abbigliamento.
notizie storico-criticheFerdinando Avogadro nacque a Biella il 29 dicembre 1780, figlio del conte Luigi Ottavio e Marianna Caresana di Carisio. Nel 1791 S.R.D. del Chiablese lo volle con sé quale paggio d'onore. Rientrò in famiglia nel 1798, quando, per l'invasione dei francesi, la corte dovette riparare in Sardegna. Prosciolto dal giuramento di fedeltà, servì Napoleone I che lo nominò suo intendente, prima nel dipartimento di Annecy (1807), poi in quello della Dora (1809). Dopo la Restaurazione (1815) Vittorio Emanuele I lo nominò capitano del Reggimento "Piemonte Reale" e primo scudiero di S.A.R. la duchessa del Chiablese, titolo che gli venne conservato anche dopo la morte della stessa Altezza Reale, per sua disposizione testamentaria. Servì a corte fino al 1822. Fu tenente colonnello di cavalleria ed in seguito maggiore generale, cavaliere dell'ordine austriaco dell'Imperatore Leopoldo, grande di Corte, cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro. Fu amministratore dell'ospedale dal 1829 al 1832, negli anni 1836-37-39, dal 1843 al 1847 e nel 1849. Morì aTorino nel 1851. Nella chiesa dello Spirito Santo di Torino esistono un busto ed una lapide in sua memoria, cfr. A. Manno, Il patriziato subalpino, Firenze, 1906, vol. 2, p. 123; R. Falconio, Il Regio Manicomio di Torino nel suo secondo centenario, Torino, 1928, p. 174; F. di Vigliano, Alcuni dati sulla famiglia Avogadro di Vercelli, notizie genealogiche, storiche e militari, Roma, 1929, p. 55; A. Bosio, Iscrizioni torinesi, Torino, 1966, pp. 219-220.
bibliografiaManno A.( 1906)v. 2, p. 123; Falconio R.( 1928)p. 174; Di Vigliano F.( 1929)p. 55; Bosio A.( 1966)pp. 219-220
definizionebusto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
ente schedatoreR01
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bertorello G.Compilatore scheda: Dellarocca A.Compilatore scheda: Filippi P.Compilatore scheda: Lenzi F.Compilatore scheda: Mariotti G.Compilatore scheda: Pianarosa P.Compilatore scheda: Romei G.Compilatore scheda: Saretto E.; Funziona
anno creazione1979
anno modifica2006

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