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Opera d'arte ritratto di donna di profilo a Arezzo

L'opera d'arte ritratto di donna di profilo - codice 09 00260093 si trova nel comune di Arezzo, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Palazzo Bruni Ciocchi, Via S. Lorentino, 8, Museo Statale d'Arte Medievale e Moderna, depositi
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalepiatto
soggettoritratto di donna di profilo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00260093
localizzazioneItalia, Toscana, AR, ArezzoVia S. Lorentino, 8
contenitorepalazzo, museo, Palazzo Bruni Ciocchi, Via S. Lorentino, 8, Museo Statale d'Arte Medievale e Moderna, depositi
datazionesecc. XIX/ XX fine/inizio; 1890 (ca.) - 1910 (ca.) [analisi stilistica]
ambito culturalebottega pesarese(analisi stilistica)
materia tecnicamaiolica
misuremm., alt. 66, diam. 394,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Arezzo
dati analiticiPiatto da parata in maiolica dipinta in azzurro, nero, marrone, giallo, e verde. La tesa è ornata a pezzi disposti a raggiere ripetuti quattro volte con squame, acanto stilizzato, rosoni, fasce a reticella. Nel cavetto campo a reticella con iscrizione in giro. Al centro mezza figura da donna vestita da araldo con cuffia elaborata, capelli lunghi e veste con stemma dei Montefeltro sopra la camicia di maglia di ferro. Il verso è semplicemente smaltato.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheIl pezzo ripropone l'esemplare di Deruta inizio 1500 della Collezione Mazza nei Civici Musei di Pesaro in Fiocco-Gherardi, 1988, p. 91, fig. 47. L'opera è attribuibile a Tito Magrini o a Cesare Gai. I temi cinquecenteschi furono suggeriti da molti studiosi per ripristinare ricerche e indagini sulla maiolica istoriata della città. Il munifico collezionista Domenico Mazza dedicò la sua prestigiosa raccolta oggi nei Civici Musei di Pesaro alla "studiosa gioventù che volesse disegnarli studiarli". Sarà proprio l'influenza di questi pezzi a condizionare grande parte della produzione delle manifatture locali. Le prime imitazioni degli istoriati eseguite da Cesare Gai figlio di Pietro, e quelle di Tito Magrini per Benucci e Latti saranno presenti nel1871 all'Esposizione Nazionale di Milano e verranno premiate così come a Vienna nel 1873, a Filadelfia nel 1876, Napoli 1877 e Parigi nel 1878. Vincenzo Molarono (1859-1912) rivelerà nel 1880 la fabbrica dello zio Pietro Latti.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, AR, Arezzo, AREZZO
definizionepiatto
regioneToscana
provinciaArezzo
comuneArezzo
indirizzoVia S. Lorentino, 8
ente schedatoreS04
ente competenteS04
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Fuchs D. C.; Funzionario responsabile: Casciu S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Bernardini E. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bernardini E. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1992
anno modifica2006
latitudine43.462177
longitudine11.877183

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