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Opera d'arte ritratto di donna cieca di Carracci Annibale (1560/ 1609), a Bologna

L'opera d'arte ritratto di donna cieca di Carracci Annibale (1560/ 1609), - codice 08 00036541 di Carracci Annibale (1560/ 1609), si trova nel comune di Bologna, capoluogo dell'omonima provincia sita in casa, privata, Sede della Fondazione Carisbo, via Farini, 15 - Bologna (BO), Collezione Fondazione Carisbo
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoritratto di donna cieca
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00036541
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, BO, Bolognavia Farini, 15 - Bologna (BO)
contenitorecasa, privata, Sede della Fondazione Carisbo, via Farini, 15 - Bologna (BO), Collezione Fondazione Carisbo
datazionesec. XVI ultimo quarto; 1575 - 1599 [analisi stilistica]
autoreCarracci Annibale (1560/ 1609),
materia tecnicacarta/ telatura/ pittura a olio
misurealt. 24.2, largh. 17.5,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico non territoriale, Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna
dati analiticiDipinto ad olio su carta incollata su tela. La donna, di età avanzata, è ritratta senza ufficialità, con gli occhi chiusi. Non c'è ambientazione. Il carattere di studio del ritratto è evidente anche per la presenza di un abbozzo accanto al volto, con un occhio aperto.Ritratti: donna.
notizie storico-criticheIl dipinto fu in collezione Paleotti e poi di proprietà di Pier Francesco Savelli, il quale lo vendette nel 1997 a Giuseppe Gazzoni Frascara. Ignoto alla letteratura antica sui Carracci, provengono dalla bolognese collezione Paleotti, i discendenti del vescovo Gabriele Paleotti, che fu una delle figure più significative a Bologna nel secondo Cinquecento proprio in ordine ai rapporti tra la precettistica della chiesa dopo il Concilio di Trento e le immagini dipinte. Questo ritratto fa serie con altri cinque, di uguale soggetto, uguali misure e anche uguale tecnica: olio su carta applicata su tela. Una tecnica di origine veneta, usata dal Tintoretto e ignota a Bologna prima di questo episodio. Ma le particolarità di questo ritratto non si fermano qui. Non trova confronto il soggetto, che è in tutti un volto con gli occhi chiusi. Non senza qualche incertezza, si è data da spiegazione di tutto ciò come se i soggetti ritrattati fossero persone cieche. Ma, stando così le cose, si è dovuto indagare anche su quale potesse essere la destinazione di questi dipinti. Il dipinto qui schedato è stato esposto a New York nel marzo-aprile 1987 e successivamente illustrato in un convegno a Washington da Anna Ottani Cavina. E' stato concordemente riferito ad Annibale Carracci e datato o nei primi anni ottanta (Riccomini) o nel decennio successivo della sua attività (Ottani Cavina). La componente cultura in senso anche veneto rimane indubbia. La connessione del Paleotti con la pittura dei Carracci è uno degli argomenti della storia dell'arte bolognese e l'appartenenza storica dei ritratti alla collezione dei discendenti del Cardinale fornisce da sola un'indicazione in senso carraccesco, peraltro confermata in pieno dai dati di stile. Ma fornisce anche materia per ipotizzare una pertinenza dell'intera serie alla Confraternita dei ciechi (sull'attività del Paleotti come patrocinatore di confraternite e su quanto si conosce dei suoi rapporti con questa si rimanda a Ottani Cavina 1987). In definitiva si tratta di un contributo importante non solo al catalogo di Annibale, ma all'intero momento della sua attività bolognese, prima che si trasferisse a Roma. Nonostante il soggetto rimanga per alcuni aspetti intrigante, e nonostante il restauro abbia messo in evidenza sullo sfondo di uno dei due ritratti un particolare che sa di stadio preparatorio, che raffigura un occhio aperto, colpisce il fatto che l'avversione dichiarata del Paleotti per il ritratto ufficiale si incontri così bene con il tono di obbiettivo e distaccato realismo di queste immagini.
bibliografiaRiccomini E.( 1987)pp. 71-75; Ottani Cavina A.( 1987)pp. 89-99; Ottani Cavina A.( 1996)pp. 12-19
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaBologna
comuneBologna
indirizzovia Farini, 15 - Bologna (BO)
provvedimenti tutelaDM (L. n. 1089/1939, art. 5), 1991/03/04, 1991/06/26rinnovo DM (L. n. 1089/1939, art. 5), 1991/03/04, 1998/04/27rinnovo DM (L. n. 1089/1939, art. 5), 1991/03/04, 2006/11/20
ente schedatoreS08
ente competenteS08
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Colombi Ferretti A.; Funzionario responsabile: D'Amico R.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST - Albonico C. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST - Albonico C. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1992
anno modifica2006
latitudine44.491348
longitudine11.342296

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