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Opera d'arte ritratto di donna di Bortone Antonio (1847/ 1938), a Firenze

L'opera d'arte ritratto di donna di Bortone Antonio (1847/ 1938), - codice 09 00300089 - 2 di Bortone Antonio (1847/ 1938), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalerilievo, sul lato destro
soggettoritratto di donna
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00300089 - 2
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenze
datazionesec. XIX ; 1884 (post) - 1899 (ca.) [iscrizione]
autoreBortone Antonio (1847/ 1938),
materia tecnicamarmo bianco/ scultura/ incisione
misurealt. 70, largh. 70,
condizione giuridicadetenzione Ente pubblico territoriale
dati analiticiNR (recupero pregresso)Ritratti: Alinari Scolastica. Abbigliamento: contemporaneo. Oggetti: ventaglio. Mobilia: poltrona.
notizie storico-criticheLa tomba preenta nelle sue parti figurate la compresenza di due tematiche seguite entrambe dagli scultori di fine '800. Da una parte il tema dell'ascesa dell'anima al Paradiso (cfr. scheda OA/0900300091); dall'altra l'influsso verista, evidente nella figura femminile ritratta e minuziosamente descritta nell'abbigliamento e nelle fattezze. Alla realizzazione dell'opera hanno collaborato più scultori. Antonio Bortone la cui curiosa formazione, a Lecce, avviene presso un cartapestaio, lavorò come scultore a Napoli allineandosi al gusto verista partenopeo. Tra il 1863 ed il 1865 è a Firenze ed entra in contatto col Duprè; tra le sue opere in città ricordiamo il monumento a Gino Capponi in S. Croce. È sua l'immagine femminile di gusto verista qui in esame. Augusto Rivalta, formatosi all'Accademia Ligustica di Genova, fu poi a Firenze nello studio del Dupré. Filtrato dall'esperienza fiorentina è il complesso della sua produzione funeraria, in cui affiora un realismo analitico. In particolare cfr. tombe Drago, Ghigliani, Raggio, Savio del Cimitero di Staglieno in Genova. Realizza per la tomba in esame la scena di sinistra, su sfondo fiorentino. L'attività degli Alinari, operanti in Firenze dal 1850, prese avvio quando Leopoldo qui sepolto, aprì un piccolo studio fotografico per riproduzioni di opere d'arte. Egli si dedicò poi anche ai ritratti, chiamando a sè i fratelli Giuseppe e Romualdo, anch'essi qui sepolti; nel 1889 questi ultimi furono tra i promotori della costituzione della Società Fotografica Italiana. Gli Alinari ebbero tra i clienti i più illustri personaggi europei e divennero famosi riproducendo i disegni degli Uffizi, gli affreschi di S. Croce e della Cappella Sistina. Nelle immagini degli Alinari è riprodotta l'intera classe politica ed intellettuale dell'Italia risorgimentale ed umbertina.
bibliografiaNuova enciclopedia( 1986)p. 27; Scultura Genova( 1989)p.373; Panzetta A.( 1990)p. 191
definizionerilievo
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
ente schedatoreS17
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Albertella L.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Janni M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1993
anno modifica2006

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