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Opera d'arte ritratto di Cornelius Gros di Amberger Christoph (1500 ca./ 1562), a Firenze

L'opera d'arte ritratto di Cornelius Gros di Amberger Christoph (1500 ca./ 1562), - codice 09 00289005 di Amberger Christoph (1500 ca./ 1562), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, sala 33
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoritratto di Cornelius Gros
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00289005
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzepiazzale degli Uffizi
contenitorepalazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, sala 33
datazionesec. XVI ; 1544 - 1544 [data]
autoreAmberger Christoph (1500 ca./ 1562),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurealt. 53.4, largh. 43,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Ritratti: Cornelius Gros. Abbigliamento: giubbone; berretto. Architetture: interno. Oggetti: manufatto d'argento cesellato con amorini e foglie.
notizie storico-criticheIl ritratto del Gioielliere Cornelius Gros compare come opera di anonimo nordico nella collezione raccolta nei primi anni del Settecento nella villa di Poggio a Caiano dal principe Ferdinando de' Medici. Lo Zocchioroli lo attribuisce invece al ritrattista Antonio Moro. Fu il Burkhardt il primo a riferirlo all'Amberger, pittore che pur risentendo nella sua formazione della fondamentale influenza di Hans Holbein il Giovane, si fece comunque suggestionare dallo stile rinascimentale italiano, sensibile soprattutto ai caratteri toscani e veneziani. L'attribuzione all'Amberger veniva poi sostenuta dal Baldass che, non potendo leggere la data del dipinto (visibile ormai solo a luce radente), lo collocava tra il 1535 e il 1537, e riconosceva inoltre nel "Ritratto di Ursula Degnin" (Galleria Palatina, n. 35 Dep.) il pandant del ritratto di Cornelius Gros. In Tribuna già nel 1635 il dipinto viene descritto come "un quadro in asse di un ritratto in abito nero con berretta in capo e barba castagnina di mano di Alberto Duro, con un adornamento tutto intagliato e dorato... ". Nel ritratto del Gros, l'Amberger ricorre ad una sensibilità introspettiva, ricordando i caratteri psicologici del personaggio, usando una tecnica che lo avvicina molto alla ritrattistica non ufficiale del Pontormo. Del dipinto non fa comunque mensione E. Haasler nel volume del 1896 dedicato al pittore "Der maler Christoff Amberger von Augsburgh".
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, PO, Poggio a Caiano; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
altre attribuzioniMoro Antonio
bibliografiaStrocchi M. L.( 1976)pp. 116-126, 83-116; Primato disegno( 1980)p. 57, n. 21; Uffizi( 1982-1983)v. II p. 120; Uffizi catalogo( 1980)p. 126 n. P53
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzopiazzale degli Uffizi
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Pilati E.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Romagnoli G./ Rousseau B. (2002), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1989
anno modifica2002; 2006
latitudine43.768826
longitudine11.255744

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