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Opera d'arte ritratto di Attilio Merlini di Valentini Valentino (1858/ notizie fino al 1905), a Firenze

L'opera d'arte ritratto di Attilio Merlini di Valentini Valentino (1858/ notizie fino al 1905), - codice 09 00302747 - 1 di Valentini Valentino (1858/ notizie fino al 1905), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in cimitero, comunale, Cimitero di S. Felice a Ema, NR (recupero pregresso), cimitero vecchio, loggiato centrale, cappella Merlini, pareti laterali, a destra
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, parete sinistra della cappella
soggettoritratto di Attilio Merlini
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00302747 - 1
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso)
contenitorecimitero, comunale, Cimitero di S. Felice a Ema, NR (recupero pregresso), cimitero vecchio, loggiato centrale, cappella Merlini, pareti laterali, a destra
datazionesec. XX ; 1905 - 1905 [iscrizione]
autoreValentini Valentino (1858/ notizie fino al 1905),
materia tecnicarame/ pittura a olio
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Cimitero di S. Felice a Ema
dati analiticiNR (recupero pregresso)Ritratti: a mezzo busto. Personaggi: Attilio Merlini. Abbigliamento: abiti contemporanei.
notizie storico-criticheLa cappella fu fatta costruire da Attilio Merlini, come sepoltura per sè e per la moglie Caterina Guarducci nel 1920. Il Merlini, che ne fu l'ideatore e l'architetto, nello scegliere gli artisti per la decorazione del piccolo ambiente si rivolse a personalità che godevano di una certa notorietà a Firenze tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Per il suo ritratto e quello della moglie egli aveva optato per un pittore, Valentino Valentini, che si era guadagnato in quegli anni grande fama di ritrattista non solo in Italia, ma anche all'estero, dove aveva lavorato per un certo periodo (Monaco e Karlsbad). Il Valentini aveva iniziato, a causa di ristrettezze economiche, come pittore di genere, ma ben presto si era potuto dedicare al tipo di pittura a lui più congeniale eseguendo importanti ritratti su commissione, come quello del deputato Luciano Luciani, della Contessa Portinari Ginnasi, del Console del Marocco Signor Smith ed altri. I ritratti dei coniugi Merlini non furono realizzati insieme al resto della decorazione della cappella, nel 1920, ma, come rivela la data apposta dal pittore sul dipinto, nel 1905, cioè diversi anni prima. I volti, infatti, seppur idealizzati, sono ancora giovanili. Forse al momento della commisssione al Valentini, il Merlini già pensava ad un probabile impiego nella tomba di famiglia. Sebbene il committente, nato nel 1850 e morto nel 1924, venga definito architetto in una lapide all'interno della cappella, non è stato possibile trovare notizie relative alla sua attività. Egli era probabilmente una personalità di un certo rilievo, come rivela la stessa cappella sepolcrale e quella di suo patronato all'interno della vicina Chiesa di San Felice a Ema, dove è conservato un suo ritratto marmoreo e una lapide che lo ricorda.
committenzaMerlini Attilio (1905)
bibliografiaDe Gubernatis A.( 1892)p. 629; Corna P. A.( 1930)v. II p. 895; Comanducci A. M.( 1970-1974)v. V p. 3376; Dizionario enciclopedico( 1972-1976)v. XI p. 226
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
toponimoGalluzzo (frazione)
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS17
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Vasetti S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1993
anno modifica2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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