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Opera d'arte ritratto del vescovo Giuseppe Antonio Maria Corte a Torino

L'opera d'arte ritratto del vescovo Giuseppe Antonio Maria Corte - codice 01 00208719 si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in convento, servita, Convento dei Servi di Maria, Reale Basilica di Superga, Strada Basilica di Superga, 73, piano primo/ manica nord/ ingresso Biblioteca/ stanza n. 4
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bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoritratto del vescovo Giuseppe Antonio Maria Corte
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00208719
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, TorinoStrada Basilica di Superga, 73
contenitoreconvento, servita, Convento dei Servi di Maria, Reale Basilica di Superga, Strada Basilica di Superga, 73, piano primo/ manica nord/ ingresso Biblioteca/ stanza n. 4
datazionesec. XVIII ultimo quarto; 1775 - 1799 [documentazione; analisi stilistica bibliografia]
ambito culturaleambito piemontese(analisi stilistica; documentazione; bibliografia)
materia tecnicatela/ pittura a oliolegno/ intaglio/ doraturametallo
misurealt. 87.6, largh. 67.3,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiIl personaggio è rappresentato a mezzo busto, di tre quarti. Lo sguardo è rivolto verso lo spettatore. Sopra i capelli castani porta lo zucchetto scuro. Indossa mozzatta blu con profili, bottoni e risvolto rossi. Dalla mozzetta fuoriesce il colletto bianco, in due strisce inamidate, e il rocchetto bianco, ampia fascia di pizzo. Al collo porta una croce dorata con pietre preziose. Con una mano indica verso il tavolino, rappresentato scorciato, alla destra, con piano in marmo, sul quale sono posti un pallio, penna, calamaio, un foglio ed un volume legato in vitello che tiene con l'altra mano in modo da mostrarne il dorso con nervi, impresso oro. Sullo sfondo, a sinistra, una tenda drappeggiata scura funge da quinta, a destra, appoggiata alla parete una croce processionale. La tela è posta entro cornice di profilo e luce rettangolare. Interamente dorata. Battuta liscia, doppia fascia modinata. Gancio metallico circolare collocato in alto, posteriormente, per sospensione.Soggetti profani. Ritratti. Personaggi: Giuseppe Antonio Maria Corte. Abbigliamento religioso: abito vescovile. Oggetti: croce processionale. Mobilia: tavolo. Oggetti: pallio; calamaio; penna; volume; foglio di carta; tenda.
notizie storico-criticheLa prima indicazione circa la presenza di dipinti nel palazzo attiguo alla Basilica di Superga è registrata nell'inventario del 1754, senza specificazione topografica e iconografica, tuttavia, la citazione del ritratto di monsignor Fontana, terzo Preside della Basilica, lascerebbe presupporre che si tratti anche di ritratti. Nel 1768 una serie di nove dipinti, senza soggetto, è indicata al piano terreno, nella manica nord, nella stanza attigua a quella del trucco, gioco antesignano del bigliardo. Nella guida a stampa di Felice Pastore edita nel 1797 l'autore precisa che tra gli ambienti più notabili del palazzo vi fosse "il gran salone, ove la Real Corte si trattiene il giorno della Natività di M.V., ed è questo ornato di ritratti di quei Presidi, e Convittori, che furono promossi alla dignità di Arcivescovi, e Vescovi, i quali si resero, e si rendono tutt'ora l'ornamento di quasi tutte le diocesi dello Stato, non meno che delle esterne." (F. Pastore, Soperga Notizie della Reale basilica raccolte da Felice Pastore, Torino, 1797, p. 25). Tale collocazione è ribadita da buona parte della guidistica ottocentesca sino all'ultimo decennio del secolo quando, in occasione del riallestimento delle sale al primo piano ed al piano terreno per ospitare l'Appartamento reale ed altri ambienti di rappresentanza, i dipinti vennero trasferiti nella Biblioteca ove attualmente si trova anche l'esemplare in esame, Tutti a Superga ricordi e impressioni di un visitatore, Torino, 1894, p. 37; L. Selvaggi, La Biblioteca di Superga, in "Accademie e Biblioteche d'Italia", n. 32, Roma, 1982, p. 237. n assenza di indicazioni documentarie specifiche sul dipinto in esame, ad un'analisi stilistica e storica, relativa alla biografia del personaggio rappresentato, il dipinto può essere datato agli ultimi decenni del Settecento. Giuseppe Antonio Maria Corte (Dogliani, 1727-Mondovì, 1800), nel 1753 divenne convittore della Reale Congregazione, nel 1769 fu nominato canonico della metropolitana di Torino, nel 1773 consacrato vescovo di Acqui e poi trasferito a Mondovì nel 1783, F. Pastore, Storia della Real Basilica e Congregazione di Soperga, Torino, 1828, pp. 116-117.
bibliografiaPastore F.( 1797)p. 25; Pastore F.( 1828)pp. 116-117; Tutti a Superga( 1894)p. 37; Accademie e Biblioteche( 1982)v. 32, p. 237
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
toponimoSuperga (frazione)
indirizzoStrada Basilica di Superga, 73
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Facchin L.; Funzionario responsabile: Ciliento B.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2004
anno modifica2007
latitudine45.078413
longitudine7.771648

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