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Opera d'arte ritratto del marchese Leone Lamba Doria di Bisetti Antonio (notizie dal 1828), a Agliè

L'opera d'arte ritratto del marchese Leone Lamba Doria di Bisetti Antonio (notizie dal 1828), - codice 01 00208181 di Bisetti Antonio (notizie dal 1828), si trova nel comune di Agliè nella provincia di Torino sita in castello, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Piano terreno, Appartamento Chierici, Sala di passaggio: parete sinistra
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bene culturalerilievo, opera isolata
soggettoritratto del marchese Leone Lamba Doria
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00208181
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, AglièNR (recupero pregresso)
contenitorecastello, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Piano terreno, Appartamento Chierici, Sala di passaggio: parete sinistra
datazionesec. XIX metà; 1854 - 1854 [data]
autoreBisetti Antonio (notizie dal 1828),
materia tecnicastucco/ modellatura a stampo
misurediam. 27.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Castello di Agliè
dati analiticiTondo con busto maschile in rilievo, rivolto verso destra, entro cornice lignea liscia.Soggetti profani. Ritratti. Personaggi: Leone Lamba Doria. Abbigliamento.
notizie storico-criticheIl busto ritratto del Marchese Leone Lamba Doria, aiutante di Campo del Duca di Genova, medaglia d'argento al valor militare, capitano d'Artiglieria, cavaliere della Sacra Religione ed Ordine Militare de' SS. Maurizio e Lazzaro, risulta eseguito da Antonio Bisetti a Torino nel 1854, come indica l'iscrizione incisa sul retro del tondo. Il busto appartiene ad una serie di diciannove bassorilievi in gesso conservati nella sala di passaggio della zona nota come Appartamento Chierici, perché utilizzata dal soprintendente responsabile dei restauri e della musealizzazione del castello, ma originariamente denominata "Foresteria sopra le serre", nel mezzanino tra il piano terra e il primo piano (E. Gabrielli, Le decorazioni e gli arredi, in D. Biancolini, E. Gabrielli, a cura di, Il Castello di Agliè. Gli Appartamenti e le Collezioni, Torino 2001, pp. 80, 102 nota 478). Della serie, eseguita da Bisetti tra il 1852 e il 1854, fanno parte, accanto ai ritratti del Duca e della Duchessa Elisabetta, quelli della sua Dama d'onore la Contessa Carolina di Villamarina di Campo, del Gran Mastro il Marchese D'Angrogna e di suo figlio Alessandro Gentiluomo di Corte, delle Dame di Palazzo le Contesse della Valle, di Germagnano e Villanova, dei Cavalieri di Compagnia i Marchesi di Villanova, di Sommariva, Asinari di S. Marzano, Lamba Doria e Pallavicini e degli Ufficiali della Casa Militare del Duca il Cavaliere Luigi Prina Intendente Generale, il Marchese Nicolò Rapallo, il Conte Luigi Avogadro di Quaregna e il Marchese Ambrogio Doria. La serie è parzialmente ricordata nelle collezioni del castello a partire dall'inventariazione degli oggetti d'arte compilata dal pittore Sampietro nel 1855, dove il rilievo in questione non è però citato, e in quella successiva del 1857, che nella "Saletta di Parata LXII" dei "Mezzanini Inferiori al 1° piano Nobile", al numero 641, ricorda solo "sedici bassi rilievi in gesso" già abbinati alle cornici nere ancora presenti. Non rintracciabile nel 1876, la serie è nuovamente segnalata al completo nel 1908 nell"Anticamera appartamentino N.° 73", dove il ritratto del Marchese Lamba Doria è registrato al n. 4443. Nel 1927 i "picoli quadri in gesso" del Bisetti sono inventariati nella "Camera di passaggio (6)" degli "Appartamenti delle LL. AA. RR. il Principe Tomaso di Savoia, Duca di Genova e della Principessa Bona (dal N. 2 al N. 28)", segnalando in particolare al n. 185 quello del Marchese Lamba Doria. L'inventario del 1964 li registra ancora nella stessa collocazione, cioè nella "Foresteria sopra le serre" "entro cornice nera, quadrata esternamente e tonda nell'interno", valutati in generale 2.500 lire.Lo scultore Antonio Bisetti, originario di Novara, compiuti i primi studi a Varallo (1828-1829), con i fondi stanziati dal Collegio Caccia di Novara, si trasferisce in seguito a Torino e a Roma, dove è allievo di Carlo Finelli, collaboratore nello studio di Thordvalsen. Presente alle esposizioni della Società Promotrice di Belle Arti di Torino dal 1849 (cfr. A. Panzetta, Dizionario degli scultori italiani dell'Ottocento e del primo Novecento, v. I, Torino 1994, p. 50), per il Castello di Agliè Bisetti esegue anche altre opere quali il busto di Gregorio XVI ora nella Galleria d'arte, databile intorno alla metà del XIX secolo e un bassorilievo in marmo rappresentante la Duchessa di Genova a cavallo, ancora segnalata da A. Bertolotti nel 1869 nella "Camera in capo alla Galleria del teatro verde". Lo stesso autore oltre a segnalare i bassorilievi in questione, definiti "lavori per lo più del Bisetti", sempre collocati nei "Mezzanini, nei quali trovasi l'appartamento di S.A.R. la Duchessa di Genova e dei Principi", accenna all'attività di restauratore del giovane scultore, relativamente ad alcuni reperti antichi rinvenuti nella villa della Ruffinella presso Roma nel 1839 e condotti ad Agliè, con particolare riferimento alla statua marmorea di Giove coi fulmini (A. Bertolotti, Passeggiate nel Canavese, Ivrea 1869, p. 28). Nel 1846 è infine pagato 1000 scudi a saldo del prezzo "convenuto della Statua in marmo rappresentante S. M. il Re Carlo Felice, in acconto dei quali furono pagati scudi 850, come risulta dai Mandati N. 453 del 1843, N. 273, 475 del 1845; N. 332 e 458 del 1846 e così per saldo totale scudi 150" (ora a Torino, Palazzo Chiablese; ASTO, Duca di Genova. Casa di Maria Cristina, Carte Varie, mazzo 42, fasc. 4, mandato N. 253).
bibliografiaGabrielli E.( 2001)p. 80; Panzetta A.( 1994)v. I p. 50; Bertolotti A.( 1869)p. 42
definizionerilievo
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneAgliè
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Manchinu P.; Funzionario responsabile: Ragusa E.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2004
anno modifica2007
latitudine45.366166
longitudine7.775800

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